Unicredit e il risiko del credito, Banco Bpm lancia l’allarme esuberi. L’economista: “L’offerta andrebbe alzata”
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Il ceo di Banco Bpm lancia l’allarme sulle ricadute occupazionali di una fusione con Unicredit. Dopo il no secco del cda all’offerta pubblica di scambio, Giuseppe Castagna rincara la dose. In una lettera ai dipendenti l’ad sottolinea la "forte preoccupazione” per le sinergie di costo stimate dal gruppo guidato da Andrea Orcel, “pari a oltre un terzo della base costi” di Piazza Meda, e che si tradurrebbero in “oltre 6.000” uscite. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Le sinergie di costo per 900 milioni ipotizzate nel caso andasse in porto l’offerta lanciata dal gruppo guidato da Andrea Orcel vorrebbero dire “tagli al … (L'HuffPost)
Lo scenario bancario italiano ha iniziato la settimana con un improvviso lancio di un Ops, per ora virtuale, da parte della seconda banca nostrana, Unicredit, sulla terza, Banco Bpm. L’ipotetica offerta di scambio di azioni che porterebbe alla fusione tra i due istituti presenta molteplici lacune, la più grave è quella che Orcel, Ceo di Unicredit, si è scordato di stabilire un contatto con il suo pari livello di Bpm, Castagna, per capire se ci fossero le condizioni per procedere ad un accordo che non fosse ostile, come chiaramente si è rivelato. (Liberoquotidiano.it)
“Golden power? Se non è chiara, perché la dovrei chiarire io che non sono parte. Nelle operazioni di mercato valgono due fattori: i fattori strettamente di mercato, che sono quelli economici, e le regole con la vigilanza delle autorità. (LAPRESSE)
L’avvertimento del ceo: possibili tagli al personale (Milano Finanza)
«Sono curioso di conoscere Andrea Orcel, la banca è privata ma svolge anche un ruolo pubblico». Così il vicepremier Matteo Salvini all’evento «Energia e Europa» organizzato dal quotidiano Libero mercoledì 27 novembre. (Milano Finanza)
Banco Bpm risponde picche all’offerta da 10,1 miliardi Unicredit, bollata come ostile, e prepara le barricate per fermare il progetto dell’ad Andrea Orcel di creare il primo polo bancario italiano e il terzo d’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)