Ma il caso Assange è un chiaroscuro per la libertà di informazione
La liberazione di Julian Assange, dopo 1901 giorni di detenzione, grazie a un accordo con l'amministrazione Biden, è il risultato di un'immensa mobilitazione globale. Ecco quali sono oggi i principali ostacoli alla libertà di stampa e le ombre di questa vicenda (Agenda Digitale)
La notizia riportata su altri giornali
Il suo avvocato, Jennifer Robinson, ha definito quella di oggi come una «giornata storica che pone fine a 14 anni di battaglie legali». (L'Unione Sarda.it)
Poche e tuttavia pesanti parole per mettere fine a un calvario giudiziario durato 14 anni. «Colpevole di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale». (ilmessaggero.it)
Raccolta firme per la cittadinanza onoraria ad Assange. Il 2 luglio si parla di libertà di stampa (Radio Gold)
L'informatico australiano è in volo per Canberra, dopo che il tribunale statunitense di Saipan ha accettato la sua dichiarazione di colpevolezza. Non potrà tornare negli Stati Uniti senza autorizzazione (Sky Tg24 )
La verità è che per non scordare Julian Assange, si deve rimanere “collegati” con lui attraverso la forza che la sua presenza emana. Perfino Io, che così tanto tempo ho dedicato a lui. (Artribune)
“Un giudizio positivo. Mi pare una decisione ragionevole, un compromesso che può soddisfare tutte le parti in causa. Ora Assange può tornare libero, può tornare ad avere una vita normale nel proprio Paese, in Australia, con la sua famigl… (la Repubblica)