Lezioni dall’Ucraina: la minaccia dei droni navali e le operazioni militari sul mare

Lezioni dall’Ucraina: la minaccia dei droni navali e le operazioni militari sul mare
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IARI - Istituto Analisi Relazioni Internazionali ESTERI

Nel corso degli ultimi anni la minaccia degli Unmanned Surface Vehicle (USV) si è fatta sempre più significativa, come ampiamente dimostrato dalle operazioni navali condotte in Mar Nero a partire dal febbraio 2022. Poiché i successi colti da questi innovativi mezzi d’attacco contro navi da guerra russe, sia in porto sia in navigazione, sono stati numerosi, non può sorprendere il fatto che anche le Marine occidentali più blasonate e tecnologicamente avanzate guardino con interesse (e apprensione) all’evoluzione dei droni navali e delle loro dottrine di impiego. (IARI - Istituto Analisi Relazioni Internazionali)

Se ne è parlato anche su altre testate

. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'Ucraina ha avviato la produzione in serie di droni con una gittata di oltre mille chilometri e quindi in grado di colpire il territorio russo. Lo ha dichiarato il responsabile dell'azienda statale di difesa ucraina Ukroboronprom, Herman Smetanin, nel corso di una intervista con ArmyInform. (Adnkronos)

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è partito per la capitale del Kazakistan, Astana, dove è in programma un vertice dell'Organizzazione di Shanghai, ma soprattutto un importante bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ucraina - Russia in guerra: le notizie di oggi in diretta

Negli sterminati cieli dell'Ucraina, un piccolo aereo a elica con la classica configurazione ad ala bassa, che rimanda immediatamente il pensiero ai vecchi caccia della seconda guerra mondiale, è diventato un perfetto cacciatore di droni russi. (Inside Over)

Lo ha affermato oggi la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, nel corso di un incontro, tenutosi a Riga, con il suo omologo greco, George Gerapetritis. Braze ha sottolineato che per la Lettonia e la Grecia, Paesi che proteggono parte delle frontiere esterne dell'Unione europea e dell'area Schengen, il rafforzamento delle frontiere esterne dell'Ue rappresenta uno strumento indispensabile per combatterecon maggiore efficacia gli attacchi ibridi con regolarità e crescente intensità dalla Russia e dalla Bielorussia, compreso l'utilizzo strumentale dei migranti. (Corriere della Sera)

«Ben 151 persone hanno cercato assistenza medica dopo l'attacco. Ottantadue di loro sono state portate in ospedale. (Corriere della Sera)