StMicroelectronics, lascia Tamagnini. Tavolo al Mimit convocato per il 3 aprile

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La Stampa ECONOMIA

Come anticipato nel giorni scorsi, Maurizio Tamagnini ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di sorveglianza di StMicroelectronics con effetto immediato. Lo ha comunicato il gruppo dei semiconduttori. Tamagnigni, che è anche amministratore delegato del fondo Fsi, era stato nominato per la prima volta membro del Consiglio di sorveglianza nel 2014 e nel corso del suo mandato è stato presidente e vice presidente, carica che ricopriva dal 2023. (La Stampa)

Su altri giornali

Era stato nominato nel 2023 dall'azionista pubblico italiano del gruppo di semiconduttori che vede il 27,5% in mano a Italia e Francia (con BpiFrance) mediante una joint venture paritetica. Il mercato ha subito reagito: in Piazza Affari il titolo ieri ha perso il 3,7 per cento. (il Giornale)

Sale il livello della tensione in Stm. L'uscita di Tamagnini vuole favorire il dialogo Italia-Francia L'uscita di Tamagnini per Equita Sim «segue un periodo di crescente frizione tra il top management di Stm e il governo italiano, culminato nella recente intervista al ceo Jean-Marc Chery e nella replica del direttore generale del Mef Marcello Sala. (Milano Finanza)

Le dimissioni di Maurizio Tamagnini segnano un nuovo capitolo nella crisi della governance di Stm. Mentre l’azienda affronta una crisi di fiducia, cresce l’attesa su quale direzione prenderà la sua strategia industriale nei prossimi mesi (FIRSTonline)

In una giornata già poco brillante per i tecnologici europei (-1,14% l'Euro Stoxx 600 di settore), Stmicroelectronics prosegue sulla via dei ribassi imboccata alla vigilia, mentre si intensificano le tensioni con il Governo sulla governance, negli ultimi mesi molto critico nei confronti della dirigenza e, in particolare, della gestione e delle scelte del Ceo Jean-Marc Chery (il Tesoro italiano controlla, attraverso una joint venture paritetica con la banca pubblica francese Bpifrance, il 27,5% di St). (Il Sole 24 ORE)

Gli investitori premono sugli azionisti - in primis i governi di Roma e Parigi - per rivedere gli assetti nel colosso dei semiconduttori. L’USCITA Sempre ieri è stata ufficializzata l’uscita di Maurizio Tamagnini, che ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio di Sorveglianza di St con effetto immediato e che è stato presidente e vicepresidente, carica che ricopriva dal 2023. (ilmessaggero.it)

Dopo tre mesi d’anticamera la situazione si sblocca: i metalmeccanici avevano minacciato “una grande manifestazione sotto al Mimit”, se il tavolo non fosse stato messo in calendario. (IL GIORNO)