Sicurezza di Capodanno: “zone rosse” in tutta Italia per prevenire reati e garantire l’ordine

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Gazzetta del Sud INTERNO

Piazze e aree della movida sotto stretta sorveglianza per le festività di fine anno . Con una direttiva inviata ai prefetti, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha esteso a tutto il Paese l’iniziativa delle “zone rosse”, già sperimentata con successo a Milano, Firenze e Bologna, per limitare la presenza di individui pericolosi o con precedenti penali nelle zone sensibili delle città. Un modello di sicurezza già testato con successo La direttiva prevede l’adozione di ordinanze specifiche che individuano le aree urbane più a rischio, come le piazze della movida, le stazioni ferroviarie e le zone caratterizzate da degrado o criminalità diffusa. (Gazzetta del Sud)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo si apprende dal Viminale, che indica - anche in vista del Capodanno - i provvedimenti per stazioni ferroviarie e aree limitrofe, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un'elevata concentrazione di persone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dal 30 dicembre al 31 marzo sono attive, attorno agli scali ferroviari principali e alle zone turistiche e della movida, le cinque nuove «zone rosse» istituite con provvedimento del prefetto dal 30 dicembre al 31 marzo: Duomo, Darsena e Navigli, le stazioni Centrale (da Duca d’Aosta a Repubblica e via Tadino), Garibaldi (da Gae Aulenti a corso Como) e Rogoredo (Corvetto compreso). (Corriere Milano)

"Zone rosse" in tutte le città in vista di Capodanno. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento. (Adnkronos)

In vigore le zone rosse per pregiudicati e molestatori, Granelli: «Più controllo»

“Al di là di facili considerazioni di tipo sociologico sui bersagli non dichiarati dell'iniziativa assunta dalla Prefettura di Milano (ove addirittura si evoca una sorta di presunzione di pericolosità per i giovani extracomunitari di "seconda generazione"), non possiamo, da avvocati penalisti, non preoccuparci per i riflessi che il provvedimento determina sulle garanzie individuali". (IL GIORNO)

Con una direttiva ai prefetti, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi allarga a tutta Italia l'iniziativa già assunta nei giorni scorsi a Milano dal comitato provinciale ordine e sicurezza e che inibisce la presenza in alcune zone centrali a soggetti ritenuti pericolosi o con precedenti per reati contro la persona o il patrimonio. (la Repubblica)

Da oggi a Milano entrano in vigore le zone rosse che danno la possibilità alle forze dell’ordine di allontanare immediatamente persone moleste o con precedenti per reati come spaccio e furto. Uno strumento in più – in vigore fino al 31 marzo nella zona del Duomo, dei Navigli e delle stazioni di Rogoredo, Porta Garibaldi e centrale. (Mitomorrow)