Corteo pro Palestina a Torino, in mille sfidano il divieto: bruciate le bandiere di Israele

Corteo pro Palestina a Torino, in mille sfidano il divieto: bruciate le bandiere di Israele
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I manifestanti sono partiti da piazza Castello per raggiungere piazza Vittorio Veneto, dove hanno acceso un falò Un migliaio di persone ha sfidato il divieto della questura e ha manifestato in corteo per le vie di Torino, partendo da piazza Castello per raggiungere piazza Vittorio Veneto. Qui è stato acceso un falò e sono state bruciate tre bandiere di Israele e una foto del premier Benjamin Netanyahu (Open)

Ne parlano anche altri media

Un gruppo di studenti triestini, che intendeva recarsi alla manifestazione pro Palestina di sabato a Roma, ha ricevuto il foglio di via dalla Questura della capitale. Il provvedimento imponeva di lasciare la città entro un’ora con obbligo di farne ritorno per sei mesi. (Il Piccolo)

di Rete Bergamo per la Palestina Nonostante una martellante campagna di terrorismo mediatico atta a diffondere un generale sentimento di paura e incertezza, i/le solidali di questo Paese hanno deciso ugualmente di rispondere alla chiamata nazionale di sabato 5 ottobre. (Osservatorio Repressione)

Dopo un presidio in Piazza Castello i manifestanti si sono mossi in corteo per le strade della città, tensioni con la Polizia sotto la sede Rai. Manifestazione pro Palestina a Torino ad un anno dall’attacco di Hamas contro Israele che ha acceso il conflitto in Medioriente. (Corriere TV)

Domiciliari a Tiziano Lovisolo per gli scontri a Roma, accusato di lesioni e resistenza: si dichiara estraneo

Gli studenti di varie scuole tra cui Einstein, Alfieri, Berti, Gioberti, Gobetti, Avogadro, Primo Liceo artistico, Convitto Umberto I, si sono radunati in piazza Arbarello. (La Repubblica)

Alcuni petardi sono stati lanciati contro i reparti mobili della polizia schierati nelle vie adiacenti e davanti alla sede Rai, complice secondo i manifestanti "di sostenere lo Stato di Israele nel genocidio del popolo palestinese". (La Repubblica)

Il pm aveva chiesto il carcere per Tiziano Lovisolo, 24 anni definito “anarchico” dalla polizia, mentre questo si è detto estraneo ai fatti per i quali è accusato, come il ferimento grave dell’agente che ha riportato la frattura del bacino. (Virgilio Notizie)