Comunicazione e stampa | Un ricordo e tanta gratitudine per Borgna

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Un ricordo e tanta gratitudine per Borgna Il grande psichiatra, deceduto ieri e per quasi 30 anni collaboratore del dipartimento Salute mentale, ricordato dal direttore Pellegrini 05/12/2024 - "E' deceduto ieri Eugenio Borgna, psichiatra e fenomenologo che per circa 30 anni ha collaborato con il Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche dell'Ausl di Parma. Tantissimi operatori oggi lo piangono e lo ricordano con molto affetto. (Ausl Parma)

La notizia riportata su altri media

L’iperfascicolo comincia da corrispondenze con giganti che dovrebbero sostenere sulle loro spalle la nostra insostenibile postmodernità: autori mitici ai quali si scriveva su carta e che rispondevano su carta, come se in quei tempi si potesse ancora prendere foglio, penna, busta, francobollo. (ilmessaggero.it)

Chiste (Avvenire)

Nella prima delle premesse del libro L’ascolto gentile (Einaudi, 2017) Eugenio Borgna scrive: “Non sono possibili racconti clinici in psichiatria, disciplina complessa e dilemmatica, problematica e ambigua nel suo essere scienza naturale e scienza umana, se non muovendo da una premessa: quella di essere in dialogo, di mettersi in dialogo, con chi sta male e chiede aiuto. (SALTO)

Con l'ascolto e la parola in difesa della mente

Questa è l'ultima intervista apparsa sul Corriere, nel 2023.Nei giorni in cui Marc Augé, classe 1936, si congedava dalla scena terrena, Eugenio Borgna festeggiava il compleanno nella sua casa di Borgomanero, attorniato dalle sorelle Maria Teresa, Maria Emilia e Laura, 91, 87 e 85 anni. (Corriere della Sera)

Il dialogo come metodo Come molti della sua generazione, aveva vissuto in prima persona la guerra, quando i tedeschi, avevano fatto irruzione nella sua casa nel 1943. (La Repubblica)

Ogni matto è matto a modo suo, e forse anche ogni cosiddetto sano lo è. Un passo avanti nella storia della psichiatria è avvenuto quando, anche grazie a lui, gli italiani si sono accorti che i matti non sono tutti uguali. (il Giornale)