Israele ricorda l’orrore del 7 ottobre tra lacrime, rabbia e venti di guerra

Israele ricorda l’orrore del 7 ottobre tra lacrime, rabbia e venti di guerra
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la Repubblica INTERNO

RE’IM — Il pellegrinaggio di Israele sui luoghi della strage del 7 ottobre 2023 ieri è cominciato quando fuori era ancora buio. Alle 5.30 del mattino sulla statale 232, “la strada della morte” come venne chiamata un anno fa, c’è già movimento. Qui si affacciano i kibbutz attaccati e la foresta dove si teneva il Nova festival: qui per ore gli uomini di Hamas portarono la morte nelle case, nelle au… (la Repubblica)

Su altre fonti

Efferatezza che ha portato ancora più violenza e instabilità in tutto il Medio Oriente. In occasione di quel terribile anniversario sono tornate a manifestare le “Donne in nero” di Piacenza. (Libertà)

Non è bastato a nasconderlo provare a far emergere solo il dolore e il cordoglio della nazione per quanto è accaduto un anno fa. Nel giorno che descrive come il suo Olocausto, in cui nelle grandi città come nelle piccole comunità si sono svolte cerimonie e riti religiosi in memoria dei circa 1200 soldati e civili rimasti uccisi il 7 ottobre 2023 nell’attacco di Hamas, Israele si scopre diviso. (il manifesto)

«Israele ha il diritto di difendersi, lo eserciti nel rispetto del diritto internazionale umanitario» dice Giorgia Meloni partecipando alla cerimonia in memoria delle vittime del 7 ottobre alla Sinagoga di Roma. (il manifesto)

Meloni tifa per Bibi, il Pd diviso prepara una piazza

Il consiglio comunale di Milano ha commemorato l'eccidio di Hamas del 7 ottobre 2023, in aula, con un minuto di silenzio dopo un breve discorso della presidente dell'assise, Elena Buscemi, che ha ricordato sia "la violenza antisemita e antisionista dei terroristi", manifestatasi "in maniera mai vista dopo le atrocità della Seconda guerra mondiale", sia i crescenti atti "di violenza verbale nei confronti della comunità ebraica e dei suoi esponenti più in vista", tra cui la senatrice a vita Liliana Segre, definita "agente sionista" in un cartello esposto a una recente manifestazione a Milano. (MilanoToday.it)

Due manifestazioni separate nella capitale spagnola (LAPRESSE)

È andata alla Sinagoga di Roma, Giorgia Meloni, dove ha pesato le parole, in un tentativo di equilibrismo: “Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante. (Il Fatto Quotidiano)