Gas, i prezzi sul Ttf scendono a 45 euro: ecco che cosa vuol dire per le nostre bollette

Gas, i prezzi sul Ttf scendono a 45 euro: ecco che cosa vuol dire per le nostre bollette
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altri articoli:
Corriere della Sera ECONOMIA

La febbre del gas si abbassa, con le quotazioni sul Ttf di Amsterdam che oggi 8 gennaio sono in calo del 3,5% con il prezzo sceso a 45,7 euro al megawattora che si porta ai livelli di metà novembre. Il mercato europeo di riferimento dove si scambiano i futures del metano semvra aver «smaltito» la notizia dell’interruzione dell’afflusso di gas russo che ancora arrivava in Europa attraverso l’Ukraina,15 miliardi di metri cubi circa rispetto ai 400 miliardi pre-crisi con Mosca che rappresentava fino al 2021 il primo fornitore della Ue e dell’Italia. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La guerra in Ucraina ha avuto un impatto devastante sulla sicurezza alimentare di molti Paesi africani che dipendono dalle importazioni di grano. Le guerre alle porte dell’Europa convergono sull’Africa e si aggiungono alle minacce intrinseche del continente. (Start Magazine)

Price Cap sul Gas: cos'è, come funziona e a chi porta vantaggi - non solo ai cittadini (Proiezioni di Borsa)

Ieri il prezzo del gas in Europa, misurato alla cosiddetta Title Transfer Facility (Ttf) di Amsterdam, è sceso rapidamente: meno 4,89% in un giorno a 47,1 euro a megawattora, la quotazione più bassa dell’ultima decina di giorni. (Corriere della Sera)

Se la guerra è a colpi di gas

Lo scontro tra il presidente ucraino e Gazprom in merito al transito del gas russo ha prodotto il blocco dei flussi attraverso quel Paese. Sono così immediatamente partite le scommesse al rialzo. E il prezzo di un megawattora ha superato i 50 euro. (Valori.it)

Nonostante l'ondata di freddo che attanaglia l'Europa in questi giorni e il consumo più rapido che in passato delle riserve, gli analisti hanno collegato questo calo alle mosse del Cremlino, che - come ha riportato l'agenzia Bloomberg - sta studiando «alternative al trasporto dopo l'interruzione dei flussi attraverso l'Ucraina» per trasportare il suo gas verso i Paesi europei. (ilgazzettino.it)

Anche dal punto di vista temporale, come del resto per il conflitto nel Donbass, iniziato nel 2014, le radici sono più profonde e vanno allo stesso modo a collocarsi nel periodo del crollo dell’Unione Sovietica e della transizione postcomunista, quando hanno iniziato a cambiare gli equilibri interni ai nuovi Stati divenuti indipendenti e quelli internazionali tra le varie potenze; inizialmente nel contesto di un mondo unipolare dominato dagli USA, più recentemente in quello multipolare dove altri grandi player hanno fatto capolino, in primo luogo la Cina. (RSI)