Grillo-Conte, se la politica fa un movimento strano

Grillo-Conte, se la politica fa un movimento strano
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Corriere della Sera INTERNO

La farsa volge in tragedia. A Beppe Grillo – il Fondatore, l’Elevato, il Manlevato – è stato dato il benservito: Giuseppe Conte lo ha licenziato nel salotto di Bruno Vespa, come fosse un peso morto, un fastidioso lascito del passato. Lo ha colpito e affondato nel suo punto più debole: togliendogli le palanche. Una giusta nemesi storica nei confronti di chi invocava un processo di Norimberga per tutti i partiti, di chi, invece, ci ha lasciato un partito non diverso da tutti gli altri e ora si riduce a minacciare una «tremenda vendetta»? Può darsi, intanto al suo posto si è insediato «l’avvocato del popolo» che sta patrocinando soprattutto sé stesso, la sua carriera, le sue mire politiche. (Corriere della Sera)

Su altri media

ANSA (Avvenire)

«Io non voglio assolutamente fare casino o meno. Lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia bella, simpatica, sincera, con scritto, Oz e i suoi 22 mandati può arrivare all’8%», ma «io accampo questo diritto all’estinzione perché non c’è più, lo sappiamo tutti, il movimento non c’è più, è evaporato». (Il Sole 24 ORE)

Premette di non voler fare "fare casino" ma rivendica, "da creatore del Movimento, il diritto all'estinzione del Movimento" stesso. (Sky Tg24 )

Conte a Grillo: "Un padre dà la vita, non la morte"

Gianluigi Paragone 28 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Un colpo basso. I parlamentari sono increduli: «Per la prima volta sta dicendo di non votare M5S». (la Repubblica)

Dai soldi all'eredità. Il leader del Movimento risponde, a un giorno di distanza, al video pubblicato da Beppe Grillo, in cui il Garante ha rivendicato «il diritto all'estinzione» della sua creatura politica. (il Giornale)