"Jannik Sinner non è un noioso robot del tennis: ha la forza di riuscire a isolarsi dalle critiche". Parola di mental coach

Jannik Sinner non è un noioso robot del tennis: ha la forza di riuscire a isolarsi dalle critiche. Parola di mental coach
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L'HuffPost SPORT

Jannik Sinner "non è un noioso robot" del tennis, afferma convinto all'Adnkronos Salute Orlando Cetta, mental coach sportivo a Roma, secondo cui l'altoatesino ha dimostrato, con la vittoria contro l'americano classe 1997' Taylor Fritz allo Us Open, di "saper scendere in campo creando una sorta di bolla rispetto alle interferenze dall'estero, l'indagine per doping e le polemiche nelle reazioni di alcuni colleghi e soprattutto la vicenda della zia malata a cui ha dedicato la vittoria". (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

"La mia reazione alla vittoria di Sinner è piuttosto simile a quella di un uomo anziano molto esausto". (Sky Sport)

Courtesy Tiffany & Co. Indovina un po', il trofeo appena portato a casa da Jannik Sinner agli US Open è firmato niente di meno che Tiffany & Co. Ma d'altronde è dal lontano 1987 che la maison newyorkese ha l'onore di creare i trofei per il torneo tennistico, che vengono assegnati annualmente dalla United States Tennis Association ai campioni di singolare maschile e femminile. (Esquire Italia)

Il tennis continua a mietere vittime tra le celeb, confermandosi come uno degli sport più glamour e amati dalle star di Hollywood. (Cosmopolitan)

Jannik Sinner, relax e sorrisi dopo la vittoria (e il caos doping): «Per molti giorni ho dormito poco. La festa? Con hamburger e patatine»

Tanto sui campi, quanto nel quotidiano. Mai come in questi ultimi mesi, Jannik Sinner ha imparato. (Il Fatto Quotidiano)

«Nel team di Jannik non sono l’allenatore più importante, ma Simone Vagnozzi, sono quello che ha più esperienza. Il coach di Jannik Sinner, Darren Cahill, ha raccontato le emozioni vissute negli ultimi giorni con la vittoria del tennista altoatesino all’Us Open 2024. (IlNapolista)

«Dall'inizio del torneo, sono cresciuto nelle prestazioni, il pubblico italiano mi ha sostenuto tanto. Mi ha fatto sentire onorato e tranquillo». (ilgazzettino.it)