Il ritorno alla “vita vera” di Sinner. La festa in hotel con l’hamburger, il viaggio a Sesto per la zia malata: “Lei c’era quando ero piccolo”

Il ritorno alla “vita vera” di Sinner. La festa in hotel con l’hamburger, il viaggio a Sesto per la zia malata: “Lei c’era quando ero piccolo”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano SPORT

“Ho imparato che fuori dal tennis c’è una vita, io lavoro tanto per alzare queste coppe ma fuori c’è un’altra vita ed è importante mettersi intorno persone che ti conoscono e che accettano come sei”. La famiglia al centro di tutto e dei suoi pensieri. Mai come in questi ultimi mesi, Jannik Sinner ha imparato. Tanto sui campi, quanto nel quotidiano. Pacato (e glaciale come sempre), dedito al lavoro e grato agli affetti familiari. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Il gattone della famiglia Sinner governa circospetto l’entrata degli appartamenti di famiglia: quella porta è il muro invalicabile per i curiosi che crescono da mesi, figurarsi adesso che gli Slam vinti dal campione di casa sono due. (La Gazzetta dello Sport)

"Nel team di Jannik non sono l'allenatore più importante, ma il più esperto. Negli ultimi quattro mesi molte cose sono cadute sulle mie spalle" TENNIS (Sport Mediaset)

Buongiorno, bentornati a bordo di AmericaCina. Oggi partiamo con il nuovo re di New York, l’italiano Jannik Sinner, e con l’ex sindaco di New York, l’italoamericano Bill de Blasio: il primo ha vinto gli Us Open di tennis, il secondo spiega come — insieme a star e politici a cui lo accomunano le origini familiari — prova a portare i «paisà» a Kamala Harris. (Corriere della Sera)

Sinner, l'analisi di Panatta: «Agli Us Open ha vinto un uomo, solo Alcaraz può batterlo (se è al massimo)»

"Le difficoltà mi hanno fatto crescere in tante cose, devi essere preparato per passare certi momenti. Nella mia mente sapevo che ero allenato, ho un equilibrio buono secondo me, poi anche io sono nervoso in certe giornate. (Tiscali)

C'è il bar, dove tutte le opinioni sono legittime. E poi ci sono i numeri, che non mentono mai. E che certificano, se ce ne fosse bisogno e passando anche oltre i favolosi risultati di questa stagione, lo status di Sinner di più forte giocatore del mondo. (DAZN)

Lo ritrovo a settembre con in mano la Coppa degli US Open, e lo scopro uomo. L'ho visto vincere gli Australian Open a gennaio, ed era un ragazzo. (Corriere della Sera)