Ires premiale, un aiuto per imprese già consolidate

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L'HuffPost ECONOMIA

(a cura dell’avv. Maria Francesca de Rubeis) Con la legge di bilancio per il 2025 approda nel nostro ordinamento una norma dedicata alle società di capitali assoggettate all’Ires. Stiamo parlando della così detta “Ires premiale”: la norma prevede, per il solo 2025, una diminuzione dell’aliquota di tassazione dall’attuale 24% al 20%, ma per poter beneficiare dell’agevolazione, è necessario rispettare dei requisiti che, francamente, appaiono piuttosto stringenti. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

È quanto emerge dalla relazione che accompagna il disegno di legge di bilancio approdato in Senato. Sono 18mila le imprese potenzialmente beneficiarie dell’Ires premiale, la riduzione di 4 punti percentuali dell’imposta prevista per il 2025. (Il Sole 24 ORE)

Il testo, ormai, è blindato è avrà l’ok definitivo il 28 dicembre. Poi le Camere riapriranno dopo la Befana con in lista una serie di provvedimenti a partire dal Milleproroghe e dai tre decreti che verranno varati domani in Cdm. (Gazzetta del Sud)

È questo il perimetro stimato dalla relazione tecnica alla legge di bilancio trasmessa al Senato per quanto riguarda la riduzione di 4 punti percentuali dell’Ires al verificarsi di determinate condizioni. (Italia Oggi)

Con la manovra meno imposte solo per 18mila imprese (e solo per il 2025). Come funziona l’Ires premiale

Dopo la beffa delle pensioni, un'altra misura del Governo inserita in Manovra si rivela riservata a una platea molto più ristretta di quanto previsto. (QuiFinanza)

Bonus azzerato, invece, per le società che chiuderanno in perdita fiscale il periodo di imposta 2025, senza alcuna possibilità di riportare il bonus agli anni successivi. Ires premiale, l’incremento dell’imponibile nel 2025 può amplificare in modo esponenziale il beneficio che si ottiene in rapporto al volume degli investimenti. (NT+ Fisco)

È quanto emerge dalla relazione che accompagna la legge di Bilancio approdata in Senato. Le condizioni sugli utili, gli investimenti e l’occupazione da rispettare per avere accesso al vantaggio chiesto da Confindustria sono molto restrittive, il che limita la platea a una piccola quota delle centinaia di migliaia di società di capitali con sede in Italia. (Il Fatto Quotidiano)