L’Ires premiale è vincolata anche agli utili 2023
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Ires premiale, l’utile del 2023 torna in campo come parametro della condizione di investimenti minimi. Nel testo finale su cui il Governo ha posto la fiducia, un’errata corrige ripristina la rilevanza del risultato dello scorso anno. Le società che chiuderanno il corrente esercizio con utili modesti, dunque, non saranno esonerate dalla effettuazione di investimenti, ma dovranno comunque rispettare la soglia del 24% dell’utile 2023, fermo restando in ogni caso il minimo di 20 mila euro. (NT+ Fisco)
Su altri media
accantonamento a riserva di almeno l’80% dell’utile 2024, Per ottenere la riduzione di quattro punti dell’aliquota le società di capitali dovranno rispettare una serie di requisiti: (MySolution)
Mentre le richieste di cassa integrazione esplodono come conseguenza di una pesante crisi dell’industria, il governo pensa bene di attuare una delle promesse della delega fiscale riducendo le imposte alle imprese che investono e aumentano il numero dei lavoratori senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. (Il Fatto Quotidiano)
E per farlo viene chiesto un contributo alle banche, con un anticipo di liquidità. L’Ires, l’imposta sui redditi delle società, è al 24%, ma il governo con la Manovra, approdata in Aula alla Camera intende ridurla al 20%, solo per un anno e solo per gli utili reinvestiti in azienda. (Corriere della Sera)
In particolare con un emendamento appena introdotto al testo inziale del DDL, si prevede una norma agevolativa per le imprese che investono in in beni strumentali tecnologicamente avanzati. La Legge di Bilancio 2025 approvata il 20 dicembre alla Camera con fiducia ed attesa al Senato per chiusura dell'iter di approvanzione, contiene una novità sull'ires. (Fiscoetasse)
Torna la mini-IRES. Per il 2025, IRES ridotta al 20% se una parte degli utili del 2024 (almeno l'80%) verrà accantonata a riserva e se una quota di essi (30%) sarà utilizzata per investimenti in beni 4.0 ovvero 5.0. (MySolution)
L’Ires passa dal 24% al 20% per le aziende che accantonano l’80% degli utili. Di questi, una quota di almeno il 30% deve essere rivolta a investimenti per l’acquisto di beni strumentali. (La Stampa)