Fiorentina, Dodò a Italiano: "Tre anni a Firenze, serve rispetto"

Fiorentina, Dodò a Italiano: Tre anni a Firenze, serve rispetto
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"Rispetto soprattutto perché sei stato 3 anni con la nostra squadra". Così sul suo profilo Instagram, il difensore della Fiorentina Dodò, facendo riferimento all'attuale tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano. Al club viola non è andata giù l'esultanza dell'ex tecnico al termine della partita vinta dai rossoblù. (Sport Mediaset)

Se ne è parlato anche su altri media

Vincenzo Italiano e Nicolò Zaniolo, maleducati e spudoratamente vendicativi, dietro la lavagna. Dicono: non si esulta così davanti alla propria ex, è una mancanza di rispetto. O meglio è un tabù. Italiano e Zaniolo, se esultare fa scandalo (Bloooog!)

La felicità di Italiano, l’incredulità di Italiano. Esulta lanciando il cappello in tribuna il tecnico rossoblù per poi infilarsi subito negli spogliatoi. (Corriere della Sera)

Questo per spiegare quello che Vincenzo Italiano si è lasciato alle spalle. (Labaro Viola)

Italiano-Fiorentina, “amici mai”: la prima volta da ex finisce a schifio. Ma la separazione ha fatto bene a tutti

Perché essere ex - di questi tempi - significa non dover mai dire: mi dispiace. Tutto legittimo, dovrebbe forse ing… (la Repubblica)

Alla fine la spunta il Bologna, con un gol di Odgaard, e in classifica si porta in settima posizione alle spalle della Juventus (ma sempre con una partita in meno, quella da recuperare con il Milan). Il derby dell'Appennino al sapore di Champions League tra Bologna e Fiorentina perde uno dei suoi protagonisti prima ancora di iniziare, con il tecnico viola Raffaele Palladino colpito dal grave lutto della scomparsa della mamma. (Corriere della Sera)

Avete presente quando due ex si rivedono per la prima volta? Entrambi dissimulano affetto e nonchalance, “ti trovo bene” quando in realtà non si trovano bene per nulla, “si vede che non è felice come prima” o almeno così tutti sperano in cuor proprio, guardando di sottecchi la nuova lei/lui a cui s’accompagna e che ovviamente non può essere all’altezza, “chissà che ci troverà mai”, e alla fine della serata c’è sempre un vincitore e un vinto, chi si è preso la sua rivincita, chi rosica. (Il Fatto Quotidiano)