I 100 metri più veloci di sempre alle Olimpiadi: 7 sotto 9”90, ma i lampi di Usain Bolt…

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La finale dei 100 metri più veloce di sempre alle Olimpiadi. Va in archivio con questa suggestione tecnica la gara regina a Parigi 2024: per la prima volta nella storia tutti i partecipanti sono scesi sotto il muro dei dieci secondi, la barriera per eccellenza sul rettilineo che incorona l’uomo più rapido del Pianeta e lo consacra per sempre all’immortalità sportiva. Il gesto primordiale per eccellenza (correre) ha il suo padrone, che è lo statunitense Noah Lyles, già Campione del Mondo lo scorso anno. (OA Sport)

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Disegniamo su un foglio di carta un segmento di 5,8 centimetri e ci renderemo conto di quanto minuscola sia la distanza che domenica sera ha separato il petto di Noah Lyles da quello di Kishane Thompson, la più ridotta di sempre nella storia delle finali olimpiche dei 100 metri. (Corriere della Sera)

Per la prima volta tutti gli atleti hanno corso sotto i 10″, più veloci del miglior tempo stagionale che il velocista azzurro aveva fatto registrare in stagione. E si è dovuto superare, chiudendo con un ottimo 9″85 che pure lo ha tenuto lontano dal podio, in quinta posizione. (Open)

– A Tokyo eravamo campioni olimpici, ieri sera sulla pista dei 100 metri di Parigi 2024 Marcell Jacobs ha ottenuto il quinto posto. Messo così potrebbe sembrare un significativo passo indietro, in realtà, come hanno capito in molti, perfino la grande stampa risultatista, ieri sera allo Stade de France è andata in scena una storia di successo sportivo per l’Italia e per lo stesso Jacobs che, in una finale velocissima nella quale praticamente tutti sono scesi sotto i 9.90, ha corso la sua terza migliore prestazione di sempre – 9.85 – ed è rimasto in lizza per una medaglia per tutta la prima parte di gara. (Agenzia askanews)

Parigi 2024, a mente fredda: da Jacobs un grande risultato

L’azzurro acciuffa per un pelo l’atto conclusivo (9”92 in semifinale, primo tempo di ripescaggio e settimo crono complessivo del turno), ma nella volata decisiva non cambia passo e con 9”85, primato stagionale, deve accontentarsi della quinta piazza. (Il Centro)

Lui lo sapeva già, ora lo sappiamo anche noi: la storia del campione di Tokyo dei 100 metri, la gara più popolare e diffusa, non è finita a Parigi. Non ce l’ha fatta ma è stato perfetto, non correva così forte dai Giochi 2021. (La Gazzetta dello Sport)

Scusaci Marcell. Perché in fondo non ti abbiamo creduto fino all’ultimo. E adesso tu sei arrabbiato e felice per questo quinto posto, 9.85 racconta il cronometro, «non è un tempo da buttare» dici, eccome se non è da buttare. (il Giornale)