La Russia si rafforza nel fianco Sud della Nato: armi di Mosca dalla Siria alla Libia. E il capo di Stato Maggiore italiano vola nel Paese
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I movimenti russi in Libia riportano il Paese al centro delle attenzioni della Nato e, soprattutto, dell’Italia. Non deve essere considerata casuale, così, la visita nel Paese del capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, volato sull’altra sponda del Mediterraneo per incontri istituzionali e per salutare i militari italiani della missione bilaterale Miasit a supporto al Governo di accordo nazionale libico (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
Le truppe russe via dalla Siria, caricati i blindati sugli aerei cargo 18 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Lo riportano i siti web di monitoraggio marittimo. La nave cargo russa 'Ursa Major', inviata da Mosca per evacuare armi ed equipaggiamenti dalla Siria, ha subito un guasto al tubo del carburante del motore principale e sta andando alla deriva nel Mediterraneo al largo della Spagna. (Gazzetta di Parma)
Compresi soldati e batterie di missili S-300 e S-400 (Panorama)
Tra la Libia orientale in mano al generale Haftar e la Siria di Assad c’era e ancor più oggi c’è un canale aperto. Il patron comune è Putin. (La Stampa)
L'evacuazione russa dalla base siriane è cominciata. Ma per tornare a casa, il passaggio obbligato è il Mar Mediterraneo. Dovrebbero essere quattro navi speciali dirette verso il porto di Tartus, a Latakia. (il Giornale)
Le immagini dell’inviato in Siria mostrano gli esterni dell’ambasciata russa, abbandonata durante i concitati giorni della caduta del regime. Due guardiole devastate spiegano, in particolare, quale fosse la situazione prima della caduta di Assad: «All’interno vi lavoravano delle guardie siriane messe da Assad per controllare gli ingressi all’ambasciata – spiega – I due posti sono stati presi d’assalto dai ribelli». (Corriere TV)