Via libera al payback. Biomedicale nei guai

Via libera al payback. Biomedicale nei guai
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il Resto del Carlino INTERNO

"La pronuncia di rigetto della Corte costituzionale sull’incostituzionalità del meccanismo del payback sui dispositivi medici versa un intero comparto e tutta la filiera in una crisi irreversibile. Gran parte delle imprese non solo saranno nell’impossibilità di sostenere il saldo di quanto richiesto dalle regioni, ma saranno altresì costrette ad avviare procedure diffuse di mobilità e licenziamento, ad astenersi dalla partecipazione a gare pubbliche e, in molti casi, a interrompere l’attività". (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altre testate

E' la posizione del presidente della Toscana, Eugenio Giani, che, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale, assicura di essere pronto, in tal caso, a togliere l'addizionale Irpef introdotta dalla Regione proprio per far fronte alla mancanza di payback. (il Dolomiti)

Il meccanismo del payback, che chiama le aziende a ripianare il 50% degli sfondamenti di spesa del settore biomedicale (cose che vanno dalle tac alle siringhe), presenta di per se diverse criticità», ma «non risulta irragionevole» né «sproporzionato». (La Stampa)

Le due sentenze della Corte (n. 139 e n. 140) hanno ad oggetto il meccanismo del payback, che è regolato da diverse norme di legge. (Fiscal Focus)

Fifo Sanità: “Verso il fallimento 1.400 imprese, pronti a stop forniture dispositivi medici. Interventi e cure negli ospedali a rischio”

9-ter del decreto legge n. 78 del 2015. Le disposizioni di questo articolo stabiliscono un tetto alla spesa regionale per i dispositivi medici. Se la regione supera il tetto, le imprese che forniscono i dispositivi ai Servizi sanitari regionali sono tenute a contribuire parzialmente al ripiano dello sforamento. (La Pressa)

– Il payback sui dispositivi medici “presenta di per sé diverse criticità, ma non risulta irragionevole in riferimento all'art. La Consulta afferma che il payback “pone a carico delle imprese per tale arco temporale un contributo solidaristico, correlabile a ragioni di utilità sociale, al fine di assicurare la dotazione di dispositivi medici necessaria alla tutela della salute in una situazione economico-finanziaria di grave difficoltà”. (LA NAZIONE)

“La sentenza della Consulta ci lascia sbigottiti - dichiara Sveva Belviso, presidente di Fifo Sanità Confcommercio - Gli errori della classe politica non dovrebbero mai ricadere su imprese e lavoratori: il payback genererà una crisi senza precedenti da un punto di vista economico, occupazionale e sanitario. (Quotidiano Sanità)