Marquez: "Credo ancora in me stesso. Ecco cosa mi ha lasciato il 2024"
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L’otto volte campione del mondo racconta ai nostri microfoni la lezione appresa durante la stagione da pilota Gresini: "Non pensavo di essere ancora competitivo. Anche senza titolo, sento di aver comunque ottenuto qualcosa di importante" (La Gazzetta dello Sport)
Se ne è parlato anche su altri media
Marquez ha concluso rispondendo a un paragone calcistico: il suo arrivo in rosso può essere paragonato a quello di Kylian Mbappé nel Real Madrid, con Bagnaia invece assimilabile alla stella dei Blancos Vinicius? “Sì, questo parallelismo mi piace, può avere senso Vinicius è il riferimento, poi è arrivato Mbappé e ha dovuto adattarsi. (Motosprint)
– Livio Suppo di mondiali ne ha vinti e di piloti veloci, nella stessa squadra, ne ha gestiti. Ducati dovrà trovare un equilibrio interno tra due piloti che saranno compagni ma anche avversari, entrambi con la voglia di vincere il titolo mondiale. (Quotidiano Sportivo)
Il Motomondiale 2024 è appena terminato, ma a ravvivare l’attesa per il prossimo mondiale agli appassionati arrivano incredibilmente le parole di uno dei grandi protagonisti, Marc Marquez. Atteso dal suo debutto nella squadra ufficiale della Ducati, al fianco di un Pecco Bagnaia desideroso di riprendersi quel titolo quest’anno ceduto a Jorge Martin, il pilota numero 93 si è lasciato andare a un’intervista senza filtri in Spagna, e stavolta ha svelato tutta la verità sulla rivalità più importante della sua carriera: quella con Valentino Rossi. (SportItalia.it)
In una speciale graduatoria lo piazza tra "i migliori cinque piloti della storia". (Fanpage.it)
Il paddock della MotoGP è sempre stato un luogo dove le voci corrono veloci come le moto in pista. A volte sono solo chiacchiere, altre volte nascondono verità sorprendenti. Questa volta a parlare è qualcuno che il circus lo conosce bene: il manager spagnolo Ricard Jovè. (nextmoto.it)
E’ nelle corse da praticamente tutta la vita e la sua Tech3 è, insieme a Pramac, la squadra satellite per eccellenza: perché c’è da sempre, perché ha saputo lottare al pari degli ufficiali e perché a guidarla c’è proprio lui: Hervè Poncharal. (MOW)