Elezioni Usa, Trump e Harris «incollati» nei sondaggi. Spuntano video falsi, l'intelligence: «Fake news russe»

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«I leader mondiali guardano queste elezioni. Se non guidiamo noi il mondo, chi lo farà?», ha detto Joe Biden ieri a Scranton, la sua città natale nella contea di Lackawanna, in Pennsylvania, dove l’autostrada porta il suo nome eppure batté per appena otto punti Donald Trump nel 2020 (e di appena 1,2 punti nello Stato). Oggi questa contea con il suo elettorato bianco, operaio e cattolico, è un difficile campo di battaglia per la vicepresidente Kamala Harris (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

S'i fosse americano, parafrasando Cecco Angiolieri, a chi attribuirei la mia preferenza? Credo che questo modo di impostare la questione sia del tutto sbagliato e chiarirò subito il perché. In molti mi domandano se, alle elezioni presidenziali americane, voterei per Trump o per Harris. (Il Giornale d'Italia)

A meno di una settimana dal voto del 5 novembre per l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti, il Microsoft Threat Analysis Center (MTAC), unità operativa di threat intelligence di Microsoft, ha diffuso il quinto e ultimo rapporto sulle interferenze esterne, rivelando campagne di disinformazione condotte da Russia, Cina e Iran mirate all’elettorato americano. (ISPI)

Rivelazione choc di Jeffrey Epstein sul suo "più caro amico" Donald Trump. Il finanziere morto in carcere nel 2019 avrebbe confidato durante un'intervista a Michael Wolff, che in quel momento stava facendo ricerche per il suo best-seller esplosivo Fire and Fury, che Trump "amava fare sesso con le mogli dei suoi amici", secondo degli audio ottenuti dal Daily Beast. (Il Giornale d'Italia)

L'intelligence Usa: "I nemici dell'America pronti a sfruttare il caos elettorale"

NewsGuard, un'autorevole agenzia indipendente specializzata nel monitoraggio della qualità dell'informazione online, ha documentato il fenomeno in modo analitico, sbugiardando il maggior numero delle falsità condivise. (WIRED Italia)

I protagonisti principali della disinformazione russa, dall'americano Dougan agli influencer finanziati da Russia Today (Open)

Washington e i suoi alleati attendono con il fiato sospeso l’esito delle urne in quello che potrebbe essere uno dei giorni più lunghi nella storia recente della democrazia americana. (il Giornale)