Francia, confermata la svolta a destra: Le Pen (33-35%) verso la maggioranza assoluta

Francia, confermata la svolta a destra: Le Pen (33-35%) verso la maggioranza assoluta
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Secolo d'Italia ESTERI

L'annunciata svolta a destra della Francia è confermata dalle prime proiezioni sui risultati delle elezioni legislative francesi. Come anticipato dagli exit poll, anticipati sulla stampa belga e svizzera, il partito di Marine Le Pen è nettamente in testa. Il Rassemblement National otterrebbe infatti tra il 33 e il 35% (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre testate

PARIGI (ITALPRESS) – In Francia, secondo gli exit poll, il Rassemblement National è avanti con il 34% circa nel primo turno delle elezioni parlamentari. Seconda la coalizione di sinistra intorno al 28%, seguita da quella liberale del presidente Emmanuel Macron al 20%. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il trionfo alla urne è indiscutibile: al primo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia, un elettore su tre ha votato per il Rassemblement national di Marine Le Pen e del suo candidato premier Jordan Bardella. (EuropaToday)

È qui la festa di Marine Le Pen, in una sala polivalente con annessa piscina… HENIN-BEAUMONT — «On va gagner!», «Marine!», «Marchons! Marchons!». (la Repubblica)

Francia: elezioni politiche, destra di Le Pen vince, ma ballottaggio può rimescolare le carte

Tre settimane fa, il presidente della Repubblica aveva stupito – di più, scioccato – tutti, a partire dai suoi alleati e collaboratori, presentandosi in video a pochi minuti dalla chiusura dei seggi (delle Europee) per annunciare lo scioglimento delle Camere. (Open)

Altri: 13-21 seggi Quello che conta, ovviamente, è la stima dei seggi anche se il sistema uninominale a doppio turno rende molto difficile questa analisi. (Nicola Porro)

Per la Francia, e per l’Europa, è una settimana di passione: i risultati del primo turno delle elezioni politiche francesi lasciano largamente indeterminata la composizione dell’ Assemblea nazionale, perché i seggi già assegnati sono poco più di un sesto dei 577 complessivi e perché il meccanismo del ballottaggio può fare sì che la percentuale dei suffragi ricevuti non corrisponda ai seggi ottenuti. (Giampiero Gramaglia – Gp News)