«A vincere sono i soldati che desiderano la pace»

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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

Due bandiere, quella italiana e quella di Cremona, svettavano sulle aste montate in mezzo ad una sgombra piazza del Comune. L’atmosfera di questo 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, era quella delle celebrazioni solenni: grandi drappi tricolore ammantavano il colonnato di palazzo comunale e capannelli di cittadini stavano assiepati sotto i portici della cattedrale. Poi, il silenzio solenne schiacciato sotto il grigio cielo mattutino, viene rotto dalle note della fanfara alpina tridentina. (La Provincia di Cremona e Crema)

Ne parlano anche altri giornali

Mattarella alla cerimonia della festa delle forze armate 04 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Novembre (LaC news24)

Giorno 4 novembre sarà celebrata a Palermo la “Giornata dell’Unità Nazionale delle Forze Armate” da parte del Comando Legione Carabinieri Sicilia con la Prefettura di Palermo e altre Forze Armate. (USR Sicilia)

Tra la gente in attesa di Mattarella a San Marco: "Una grande emozione"

Si sono concluse ieri, con la solenne cerimonia militare in Cortile degli Svizzeri a Palazzo Ducale, le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. L’evento ha visto la partecipazione delle più alte autorità della provincia, unite nell’omaggio a tutti coloro che si dedicano alla salvaguardia dei valori fondanti della nostra democrazia e a quanti hanno servito la patria fino all’estremo sacrificio. (Ministero dell‘Interno)

Tra gli spettatori in Piazza San Marco per la cerimonia del 4 novembre con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche un centinaio di bambini delle scuole veneziane Francesco Morosini, Armando Diaz, San Girolamo, Dante Alighieri, Ugo Foscolo e Andrea Barbarigo. (La Nuova Venezia)

Le voci raccolte da Isabel Barbiero tra la gente in Piazza San Marco per la cerimonia del 4 novembre alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Nell'ordine: Michela Zardon da Venezia, Alvise Vianello da Pellestrina e Marisa ed Ernesto da Treviso. (La Nuova Venezia)