Sala: dormo per terra. Tajani convoca l’ambasciatore iraniano. Meloni, vertice a Palazzo Chigi
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Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre scorso con l’accusa di aver “violato le leggi islamiche” e detenuta nel carcere di Evin, denuncia le condizioni nelle quali è costretta a vivere. Parole che fanno scattare immediatamente la mobilitazione in Italia. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, convoca alla Farnesina l’ambasciatore iraniano. La premier Giorgia Meloni convoca un vertice a Palazzo Chigi (Italia Oggi)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sicuramente stanno lavorando e io rispetto il lavoro che stanno facendo», dice al termine di un incontro con la premier Meloni. «La premier ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre. (La Stampa)
In tal senso non mi permetterei mai di dire che la nostra disgraziata connazionale se la sia cercata, tuttavia era abbastanza probabile che ella, in passato già messa nel mirino dai pasdaran – secondo l’espertissimo Marco Mancini – in questo particolare di crisi internazionale potesse recarsi nel posto sbagliato proprio nel momento sbagliato. (Nicola Porro)
Dopo il pressing del governo italiano e le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno, anche l’Unione europea interviene duramente sul caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata il 19 dicembre in Iran per non precisate “violazioni delle leggi islamiche” e ingiustamente detenuta da 14 giorni in isolamento (in condizioni durissime) nel carcer… (la Repubblica)
Si potrebbe chiedere ai giovani studenti che manifestano contro Israele sventolando la bandiera palestinese e quella iraniana se intendono spendere qualche parola a favore della coetanea Cecilia e contro i suoi carcerieri (il Giornale)
Si è concluso a Palazzo Chigi il vertice sul caso di Cecilia Sala, presieduto da Giorgia Meloni con Tajani, Nordio, Mantovano e i vertici dell’intelligence. (Fanpage.it)
Liberazione immediata di Cecilia Sala, condizioni di detenzione dignitose e assistenza consolare. (Liberoquotidiano.it)