Morto Quincy Jones, da Stevie Wonder e Barack Obama fino a Tony Renis: il ricordo del mondo della musica

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La morte di Quincy Jones ha smosso l'industria dell'intrattenimento statunitense, ma non solo. Sono arrivati i messaggi degli allievi, come Will Smith e Oprah Winfrey, ma anche dei presidenti americani Joe Biden e Barack Obama. Un saluto è arrivato anche dall'Italia, dall'amico Tony Renis (Fanpage.it)

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Addio grande burattinaio, manovratore eccellente, domatore di intoccabili mostri sacri come Miles Davis, Frank Sinatra e Michael Jackson. Di certo era il solo al mondo a poter gestire con autorità, in una manciata di ore, la più grande assemblea musicale mai concepita nella storia della musica pop… (la Repubblica)

Dalla notizia della sua morte, sono innumerevoli i messaggi di cordoglio di chi aveva lavorato con lui. Paul McCartney, Barbra Streisand, Dr. Dre, Justin Timberlake, Will Smith: sono solo alcune star che hanno voluto rendere omaggio a Quincy Jones , scomparso il 3 novembre. (AMICA - La rivista moda donna)

Il leggendario produttore, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra scomparso a 91 anni è stato il punto e a capo dell’industria discografica contemporanea, colui che ha scritto alcune delle pagine più belle della musica. (Esquire Italia)

Quincy Jones, la leggenda del mago produttore

Mica facile contraddirlo. Quando nel 2018 il New York gli ha chiesto qual è stata la più grande innovazione musicale della sua lunga carriera, Quincy Jones ha risposto: «Tutto quel che ho fatto». (Rolling Stone Italia)

Uno fra i più grandi musicisti del ‘900 e oltre, Quincy Jones , è scomparso nella sua casa di Los Angeles all’età di 91 anni: Quincy Delight Jones Jr. (Cremona Sera)

Come secondo nome gli avevano messo «Delight», Delizia, e Quincy Jones ne avrà fatto inconsciamente tesoro, avendo passato la sua lunga vita di maestro del jazz e vincitore di 28 premi Grammy a fornire gioiose sorprese a tutti coloro che gli si avvicinavano per una collaborazione, un aiuto, uno spartito, una produzione che trasformasse un talento in una stella come accadde con Michael Jackson. (La Stampa)