Jannik Sinner e il caso doping: "Situazione non facile, ma tutto andrà per il meglio"

Jannik Sinner e il caso doping: Situazione non facile, ma tutto andrà per il meglio
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Gazzetta del Sud SPORT

«Le tre udienze che ho sostenuto sono state tutte in mio favore e resto fiducioso che tutto si risolverà per il meglio, un esito diverso mi lascerebbe ancor più sorpreso. Non è una situazione in cui mi senta a mio agio, non c'è dubbio, credevo fosse tutto finito e invece non è così e non è facile ». Nella prima conferenza stampa in vista del torneo di Shanghai, Jannik Sinner è tornato ancora una volta a parlare dell’appello inoltrato dalla Wada nei giorni scorsi riguardo al caso doping . (Gazzetta del Sud)

La notizia riportata su altri media

Tant'è, il tennis continua. Jannik è stato impegnato al Masters 500 di Pechino, dove in semifinale si è sbarazzato dell'idolo di casa, Bu. (Liberoquotidiano.it)

Il campione serbo ha dichiarato mercoledì di sperare che il caso degli steroidi dell'attuale numero uno del mondo Jannik Sinner venga "risolto al più presto", lamentando ancora una volta delle "incoerenze" del sistema antidoping del tennis. (Diretta)

Le parole dei due big, che ad agosto si erano espressi con toni 'neutri' se non freddi in relazione alla vicenda, assumono oggi un significato particolare, in un momento cruciale dell'iter. Jannik Sinner perde la finale del torneo Atp di Pechino ma conquista la solidarietà, se non l'appoggio, di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella battaglia per dimostrare la propria innocenza nel caso Clostebol. (Adnkronos)

Sinner, il ricorso della Wada e la cappa della cucina dell'hotel dei nuotatori cinesi: non è giustizia ma politica

Spero che questo periodo termini presto, affinché possa concentrarsi su quello che ama, cioè giocare a tennis. Giovedì 3 ottobre 2024, la frase del giorno (VareseSport)

L’altoatesino, reduce dalla finale persa 7-6 al terzo con Alcaraz nell’Atp 500 di Pechino, ha l’occasione di incamerare altri punti preziosi per difendere il trono della classifica mondiale visto che lo scorso anno fu estromesso negli ottavi da Shelton. (la Repubblica)

Si vuole processare un’altra volta Sinner per una pomatina ina ina (sono provati i dosaggi millesimali applicati sulla pelle del fuoriclasse italiano e finiti poi in circolo) che non può certo voler dire doping (Corriere della Sera)