Open Arms, ex parroco Lampedusa: “Il fatto sussiste, nave fu palcoscenico per comizio”
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(Adnkronos) – “Fa sorridere l’espressione ‘il fatto non sussiste’, perché il fatto sussiste, eccome. E’ accaduto, è passato sulla pelle delle persone che sono rimaste sequestrate e sofferenti in mezzo al mare per diversi giorni. Il fatto sussiste e io e altri insieme a me ne siamo stati testimoni”. A dirlo all’Adnkronos è Carmelo La Magra, ex parroco di Lampedusa, dopo la sentenza del processo Open Arms e l’assoluzione con formula piena – perché il fatto non sussiste – del vicepremier Matteo Salvini. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La notizia riportata su altre testate
Non per questo, il nostro giudizio umano, politico e culturale sulla sua gestione degli sbarchi e dell'accoglienza può cambiare di una virgola. Salvini è innocente, non ha violato la legge nel gestire il caso Open Arms. (Fanpage.it)
A sancire questa evidenza storica erano state nei giorni scorsi le vicende di Stefano Esposito (ex senatore del Pd, uscito indenne dall’accusa di corruzione dopo 7 anni di incubo) e di Matteo Renzi (leader di Italia Viva, prosciolto per il caso Open in seguito a 5 anni di martellamento) e adesso si aggiunge, in tutta la sua rilevanza, l’assoluzione (perché il fatto non sussiste) per Matteo Salvini a Palermo. (ilmessaggero.it)
Eppure, al netto del racconto messo in campo per preparare l’esito peggiore, la verità è ben altra. La racconta la tensione spari… (La Stampa)
Il verdetto è arrivato dopo otto ore di camera di consiglio. Tutti gli aggiornamenti su Repubblica (la Repubblica)
Sentenza Open Arms, Salvini tra le polemiche. Cosa era successo In primo piano il processo open arms, a palermo, che vede il vicepremier e Ministro dei trasporti Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. (TV2000)
Dire che l’assoluzione lo ha rimesso su di giri è riduttivo: «Adesso non ce n’è per nessuno», si danno di gomito tra loro i leghisti fuori dall’aula bunker del Pagliarelli di Palermo. «E ora avanti, ancora più forti di prima». (ilmessaggero.it)