Ddl concorrenza, allo Stato una parte dei pedaggi autostradali

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HDmotori INTERNO

Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl concorrenza che ha introdotto diverse novità tra cui la portabilità dei dati della scatola nera di cui abbiamo già parlato. Nel testo, c'è spazio anche per il tema delle concessioni autostradali. Come spiega il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Salvini, arriva una novità che riguarda i pedaggi. Per la prima volta una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse dei grandi gruppi di concessionari, anche internazionali, ma allo Stato. (HDmotori)

La notizia riportata su altri media

L’eventualità è stata stralciata dalla riforma delle concessioni autostradali approvata ieri dal Consiglio dei ministri: licenziando il disegno di legge Concorrenza, proposto dal meloniano Adolfo Urso (Imprese) per misure che vanno dai plateatici alle startup, il Governo ha varato solo parte del piano voluto dal leghista Matteo Salvini (Infrastrutture), mirato ad evitare i rincari sregolati dei pedaggi e a potenziare i controlli gestionali delle autorità. (ilgazzettino.it)

''Basti pensare alla scelta di non occuparsi del fondamentale capitolo delle liberalizzazioni, in primis delle concessioni balneari e del settore ncc, testimoniando la non volontà, o forse l'incapacità, della politica di correggere distorsioni evidenti nel mercato e nella concorrenza, che penalizzano i consumatori, compromettono il benessere sociale e rallentano lo sviluppo economico del Paese'', osserva Cavallo. (Tiscali Notizie)

Il testo include la delega al Governo ad adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio, per l’installazione dei c. (Confcommercio Roma)

Le startup tradite dal governo: “Nella legge sulla concorrenza misure senza ambizione”

Matteo Salvini è riuscito a far approvare dal Consiglio dei ministri il pacchetto di norme sulle concessioni autostradali, dopo lo stop di lunedì scorso, ma la riforma non è venuta come sperava. A frenarlo i rilievi della Commissione europea e le pressioni di Palazzo Chigi che voleva accelerare sul via libera del ddl Concorrenza. (La Stampa)

Dal disegno di legge concorrenza, approvato ieri dal consiglio dei ministri, è stata infatti sfilata la parte che, come denunciato dal Fatto il 25 luglio, scaricherebbe sulle spalle dello Stato oneri e buchi di bilancio delle autostrade … (Il Fatto Quotidiano)

Dopo un anno di interlocuzione con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, 70 pagine di proposte presentate e le ampie rassicurazioni ricevute in merito, la comunità italiana di aziende tecnologiche, incubatori e investitori si aspettava un intervento che aggiornasse in maniera sostanziale la legge tricolore sulle startup, varata nel 2012 – un’era geologica fa in termini di innovazione – dal governo Monti. (la Repubblica)