Bodycam e telecamere in tutto l'ospedale contro le aggressioni al personale sanitario

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PordenoneToday SALUTE

Il direttore Giuseppe Tonutti ha svelato quelle che saranno le prossime contromisure per contrastare le aggressioni al personale medico infermieristico a Pordenone. Dopo il pulsante rosso di emergenza attivo al pronto soccorso, l'azienda ha scelto di implementare il livello di sicurezza servendosi delle ultime tecnologie sul mercato: bodycam e telecamere. I numeri Stando, infatti, all’ultimo report dell’Osservatorio nazionale, sono 629 gli operatori del sistema sanitario pubblico che sono stati vittime di violenza fisica o verbale. (PordenoneToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dotiamo il personale di nuovi strumenti tecnologici per chiedere aiuto in caso di aggressione: apparecchiature all’avanguardia, per la prima volta sperimentate su larga scala nella sanità pubblica. Vogliamo dare risposte concrete a un’escalation preoccupante: giù le mani dai nostri camici bianchi, chi usa violenza deve essere individuato e perseguito con forza”. (OglioPoNews)

A breve partirà un progetto sperimentale in alcune strutture sanitarie della Regione Lazio, con l’obiettivo di monitorare e ridurre le violenze contro i nostri operatori, potenziando le tecnologie, la formazione e l’addestramento per il nostro personale. (Frosinone News)

«Lanciamo in Veneto un progetto innovativo per rendere più sicuro il lavoro dei nostri medici e infermieri». (ilgazzettino.it)

Il dispositivo, indossabile come un orologio, è collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Un episodio di violenza ha scosso la comunità di Gubbio, quando un giovane di 19 anni ha colpito con un pugno in faccia l’autista di un pullman, provocandogli danni fisici e psicologici (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Aree di degenza (135 casi), pronto soccorso (71 casi) e ambulatori (64 casi) i principali teatri di queste situazioni; infermieri e Oss le figure più colpite, anche se pure le guardie mediche, per la natura intrinseca del loro lavoro, risultano tra le figure più esposte. (ilgazzettino.it)