Unicredit e le soglie dell’ops su Bpm: la Banca d’Italia tenga gli occhi aperti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Benetton, i 202 negozi (in franchising) che Sforza chiude in Italia nel mirino di Ovs per Stefanel e lo stabilimento in Tunisia fa gola ad Oniverse Dei 500 negozi che il gruppo sta chiudendo 202 sono in Italia: Ovs mette nel mirino questi store... Il broncoscopio intercetta i tumori al polmone più piccoli Un’innovativa tecnologia robotica spiana la strada per riconoscere sempre più precocemente le... (Milano Finanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Anche perché BancoBpm sta studiando le contro mosse, che prenderanno forma a valle del deposito del prospetto in Consob da parte di UniCredit, il cui termine è previsto per dopo domani. Ma già da ora, accanto alle due banche protagoniste, a scaldarsi a bordo campo ci sarebbero diversi altri istituti di credito. (Il Sole 24 ORE)
Dall'altra, un altro big del partito azzurro, Giorgio Mulè, intervistato a Sky Tg 24 rivela un pensiero più allineato a quello leghista dove non si esclude il ricorso al golden power su Unicredit, nonostante sia una banca con sede a Milano. (il Giornale)
“Questo matrimonio non s’ha da fare”. Ad avere l’ultima parola su quelle che potrebbero essere le nozze del decennio nel panorama bancario italiano stavolta non sarà un prepotente signorotto attivo sul ramo orientale del lago di Como, ma un colosso del credito nato e cresciuto sulle rive della Senna. (FIRSTonline)
Salita al 15,104% ditramite due contratti derivati di tipo "Total return swap" con regolamento in contanti ma con diritto di Delfinance SAS di richiedere, previo ottenimento delle autorizzazioni necessarie, che il regolamento avvenga con consegna fisica delle azioni sottostanti ai contratti derivati. (Teleborsa)
Nel radar di Andrea Orcel un accordo sul risparmio gestito e sul futuro di Anima, mentre Giuseppe Castagna studia una fusione con Mps. Con chi si schiererà Parigi? (Milano Finanza)
MILANO — «Io sono per una maggior presenza possibile delle banche italiane sul territorio e minor chiusura possibile di sportelli e licenziamenti», ha detto ieri il vice premier Matteo Salvini richiesto di un parere sull’ascesa del Crédit Agricole annunciata venerdì, al 15% del capitale di Banco Bpm. (la Repubblica)