L’Unione Europea apre un’indagine sui sussidi cinesi a BYD per l'impianto in Ungheria

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In un crescente contesto di tensioni su dazi e azioni di salvaguardia più o meno condivisibili, la Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare per verificare se il governo cinese abbia concesso sussidi illegittimi a BYD (Build Your Dreams), per sostenere la costruzione del nuovo impianto produttivo in Ungheria. La notizia, riportata dal Financial Times, arriva in un momento di crescenti tensioni commerciali tra l’Europa e la Cina, e potrebbe avere forti ripercussioni sul mercato automobilistico europeo. (DMove.it)

La notizia riportata su altri media

È quello che ha detto Alfredo Altavilla, special advisor per l’Europa di Byd, intervenendo a Milano a #FORUMAutoMotive, l’evento che celebra il decennale della piattaforma di confronto sulla mobilità e rispondendo alle domande di Pierluigi Bonora, fondatore del forum. (Milano Finanza)

“Non ci sorprende: è noto che ogni investimento che viene effettuato in Ungheria appare sul radar della Commissione molto rapidamente e che la Commissione segue con raddoppiata attenzione ogni decisione di aiuto di Stato che viene effettuata in Ungheria”. (Start Magazine)

Il settore automobilistico sta attraversando una fase molto critica a livello globale. Inoltre, è notizia delle ultime ore quella riguardante una possibile indagine in merito all’attività di un colosso delle auto. (Motori News 24)

BYD, nota azienda cinese di produzione di automobili, ha recentemente annunciato l'intenzione di stringere associazioni commerciali con Pirelli, Brembo e Prima Industrie per le sue installazioni in Ungheria (Tom's Hardware Italia)

La Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare per verificare se la Cina abbia fornito sussidi ingiusti alla fabbrica ungherese di Byd, gigante dell’auto elettrica, in una mossa che potrebbe intensificare le tensioni commerciali tra Bruxelles e Pechino. (Milano Finanza)

Alfredo Altavilla ha vivacizzato l’edizione del decennale di Forum Automotive a Milano, respingendo per ora la voce che il Costruttore cinese abbia già deciso di aprire in Germania la terza fabbrica europea dopo quella in Ungheria a ottobre 2025 e in Turchia a marzo 2026. (Auto.it)