Il pesce del Mediterraneo per il 2024 è finito. L'allarme del WWF

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La Gazzetta dello Sport INTERNO

Abbiamo finito il pesce del Mediterraneo. Secondo l'allarme lanciato dal WWF nel mese di Luglio è scattato il Fish Dependence Day quel giorno in cui in Europa per il consumo di pesce, molluschi e crostacei, dipendiamo virtualmente dalle importazioni. Naturalmente i pesci ci sono ancora nel Mediterraneo e continuiamo a pescarli, ma si tratta di una data simbolica che mostra una situazione virtuale facendo una proporzione tra il consumo, il pescato e la quantità di pesce presente. (La Gazzetta dello Sport)

Su altri media

Gli italiani pescano troppo pesce, mettendo così in pericolo le risorse del Mediterraneo. A prescriverci la dieta è il WWF ricordando come a metà luglio cada il “Fish Dependence Day”, cioè il caduco istante in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Nicola Porro)

Non dovremmo più mangiare pesce, fino alla fine dell'anno. Come denuncia il Wwf, infatti, a luglio è scattato il "Fish Dependence Day", quel momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Corriere della Sera)

L'iper sfruttamento del Mediterraneo Nel rapporto si evidenzia come con ben il 58% degli stock ittici sovrapescati, il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo, mentre a livello globale la percentuale scende 37,7%. (Gambero Rosso)

Consumo di pesce in Europa: a luglio «finisce» quello pescato nel Mediterraneo

Ci sono notizie che arrivano come uno tsunami, altre che si alzano lentamente come la marea, e quando improvvisamente non si tocca più occorre iniziare a nuotare. Significa, in sostanza, che mangiamo troppo pesce. (Dissapore)

Se nei primi sei mesi dell’anno avessimo consumato solo risorse dei nostri mari, da luglio alla fine del 2024 dovremmo ricorrere alle importazioni per sostenere la crescente richiesta dei consumatori. (Fanpage.it)

Oggi sarebbe finito e si dovrebbe aspettare l’inizio del 2025 per poterne consumare altro. È il paradosso utilizzato dal Wwf per denunciare lo sfruttamento delle risorse ittiche del Mediterraneo in vista del “Fish Dependence Day”, momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei (Il Sole 24 ORE)