Addio al pesce nel Mar Mediterraneo: sono finite le risorse ittiche per il 2024

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Gambero Rosso INTERNO

Anche quest'anno abbiamo consumato in sei mesi il pesce che avremmo dovuto pescare in un anno. A riportarci alla cruda realtà è il Wwf che, in occasione della sua campagna Our Future ha presentato i dati sull'insostenibilità del consumo di pesce a cui ci stiamo ormai tristemente abituando. L'iper sfruttamento del Mediterraneo Nel rapporto si evidenzia come con ben il 58% degli stock ittici sovrapescati, il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo, mentre a livello globale la percentuale scende 37,7%. (Gambero Rosso)

Se ne è parlato anche su altre testate

Con 58% degli stock ittici sovrapescati il Mediterraneo è il secondo mare più sfruttato al mondo (37,7% il livello livello globale), avvertono gli ambientalisti che già aveva bocciato il Ponte sulle Stretto di Messina perchè ostacola il volo delle cicogne, rimarcando come la condizione dell’ecosistema marino sia peggiorata dal cambiamento climatico. (Nicola Porro)

Nonostante occupi solo l’1% della superficie degli oceani del pianeta, il Mediterraneo è un mare sorprendentemente vitale che ospita circa il 7% della fauna marina mondiale, con un gran numero di specie endemiche, circa il 30%. (LA NAZIONE)

Ipotizziamo che sulle tavole degli europei arrivasse solo pesce del Mediterraneo. È il paradosso utilizzato dal Wwf per denunciare lo sfruttamento delle risorse ittiche del Mediterraneo in vista del “Fish Dependence Day”, momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. (Il Sole 24 ORE)

Il pesce del Mediterraneo per il 2024 è finito. L'allarme del WWF

Non dovremmo più mangiare pesce, fino alla fine dell'anno. Come denuncia il Wwf, infatti, a luglio è scattato il "Fish Dependence Day", quel momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. (Corriere della Sera)

E il mare, specie il Mediterraneo che è il secondo più sfruttato a livello mondiale, non riesce a star dietro alla nostra ingente domanda. Ci sono notizie che arrivano come uno tsunami, altre che si alzano lentamente come la marea, e quando improvvisamente non si tocca più occorre iniziare a nuotare. (Dissapore)

Secondo l'allarme lanciato dal WWF nel mese di Luglio è scattato il Fish Dependence Day quel giorno in cui in Europa per il consumo di pesce, molluschi e crostacei, dipendiamo virtualmente dalle importazioni. (La Gazzetta dello Sport)