Medio Oriente, le notizie di oggi. Libano verso l’elezione del presidente: Joseph Aoun favorito

Medio Oriente, le notizie di oggi. Libano verso l’elezione del presidente: Joseph Aoun favorito
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la Repubblica ESTERI

L'esercito israeliano ha ritrovato a Gaza i corpi dei rapiti Yosef e Hamza Alziadna, 53 e 22 anni, rapiti vivi il 7 ottobre. Finora si era dato per scontato che fossero vivi. Il dolore di Netanyahu: “Avremmo voluto riportarli a casa". Il Segretario di Stato Usa Blinken ha detto a Parigi che l'accordo su una tregua nella Striscia è “molto vicino”. In Libano il Parlamento elegge oggi il nuovo presidente: il capo dell’esercito Joseph Aoun è il favorito. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

La carica era rimasta vacante dall’ottobre 2022, quando era scaduto il mandato del precedente capo dello Stato, Michel Aoun (tra i due non ci sono legami di parentela). (EuNews)

Il capo delle Forze armate libanesi da stamattina si è traferito nel suo nuovo ufficio sulla collina di Baabda, dove, a pochi minuti da Beirut, sorge il palazzo presidenziale. L’elezione di Aoun non arriva inaspettata: dalla fine del mandato del precendente capo dello stato Michel Aoun – con cui condivide il cognome, ma di cui non è parente – il 30 ottobre 2022, era più volte circolato il nome del comandante. (il manifesto)

Aoun è stato eletto dopo la seconda seduta del Parlamento di Beirut, quando era sufficiente una maggioranza semplice di 65 voti (su 128). (Il Fatto Quotidiano)

Il Libano ha un nuovo presidente

C’è invece un legame storico. Joseph Aoun è il nuovo presidente del Libano. (La Stampa)

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, si è congratulato “con il Libano per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, dopo una lunga crisi politica. (RSI)

La carica, che per l’ordinamento del Paese, spetta a un cristiano maronita, era rimasta vacante dopo la fine del mandato di Michel Aoun, il 31 ottobre 2022, a causa di divergenze tra le forze politiche nel trovare un accordo per il successore, e in particolare per i veti dei partiti sciiti Amal ed Hezbollah, contribuendo ad aggravare una crisi economica e sociale scoppiata già nel 2019. (Vatican News - Italiano)