Uccidersi a 15 anni: il bullismo non si può estirpare, ma si può fare molto di più

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Uccidersi a 15 anni: il bullismo non si può estirpare, ma si può fare molto di più Repertorio A Senigallia, un ragazzo di quindici anni si è tolto la vita sparandosi con la pistola del padre. Secondo i genitori, dietro a questo gesto vi sarebbero ripetute vessazioni da parte dei compagni di classe. La madre è stata addirittura in grado di fare i nomi dei presunti compagni responsabili, a testimonianza che in famiglia se ne parlasse, un fatto piuttosto raro dato che molti adolescenti non riescono a instaurare alcun canale di comunicazione con i genitori, tantomeno su temi delicati che coinvolgono la sfera emotiva. (Today.it)

Su altre fonti

Il 15enne aveva una chat con la madre e il padre e rileggendo i messaggi che si erano scambiati nelle ultime settimane hanno trovato un sms del figlio in cui il 9 di ottobre aveva scritto alla mamma che aveva raccontato il disagio che viveva a scuola ad un professore di sostegno che nell’istituto svolgerebbe anche un po’ da figura di coordinatore. (il Resto del Carlino)

Leonardo è solo l’ultimo caso tragico in ordine di tempo. La prima vittima di cyberbullismo è stata Carolina Picchio che, la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2013, si è tolta la vita per la condivisione di un video girato in rete per cui non ha retto la vergogna. (Famiglia Cristiana)

Si tratta di testi che il ragazzo aveva mandato alla mamma, dicendo di aver parlato con un docente di sostegno (non della sua classe) al quale aveva raccontato il disagio e la volontà di cambiare classe o anche istituto. (Il Fatto Quotidiano)

15enne suicida a Senigallia, Valditara contatta l’ufficio scolastico regionale: verifiche in corso da parte del ministero

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha contattato Donatella D’Amico, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, in seguito al tragico suicidio del giovane studente di Senigallia (LAPRESSE)

I professori sapevano del disagio vissuto da Leonardo e almeno uno di loro era a conoscenza degli episodi di bullismo che il giovane subiva ma nessuno avrebbe parlato o fatto qualcosa. E' la grave accusa che da ieri è stata formalizzata dai genitori di Leonardo, il 15enne vittima di bullismo che domenica si è tolto la vita. (Vivere Senigallia)

Secondo la denuncia dei genitori, infatti, che hanno parlato tramite l’avvocato di famiglia, il giovane “subiva atti di bullismo” a scuola, tanto da aver inviato un messaggio alla madre dicendo di “non farcela più” e di averlo “spiegato al prof” ma senza successo. (Il Fatto Quotidiano)