Nomine Ue, trattativa serrata: "Si vota il 27, c'è tempo". Tajani: "Basta capricci di partito"
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L'amministrazione von der Leyen bis è in crisi in conseguenza del veto posto dai socialisti europei guidati dal Partito democratico, che sta portando in Europa l'opposizione a Fratelli d'Italia. I sociaisti, che di fatto hanno perso le elezioni, non vogliono che von der Leyen, espressione del Ppe che ha vinto, riconosca la vicepresidenza a Raffaele Fitto in quanto esponente di una componente di destra parte dell'Ecr. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)
Nostro inviato a Bruxelles (il Giornale)
C’è una domanda che in questi giorni di scontro tra Popolari e Socialisti per la nomina della prossima Commissione circola ai piani alti delle istituzioni europee: che gioco fa Manfred Weber , il presidente tedesco del Ppe che cinque anni fa fu estromesso dalla corsa alla presidenza dell’esecutivo per fare spazio alla connazionale e collega di partito Ursula von der Leyen ? Prestare il partito agli interessi della componente spagnola che attacca la vicepresidente esecutiva designata, Teresa Ribera , socialista , per colpire il governo Sanchez e tentare di coprire le responsabilità di Carlos Mazon, governatore popolare della Regione di Valencia, per le pesantissime conseguenze della catastrofica alluvione del 29 ottobre, sta diventando un gioco molto pericoloso che rischia di far saltare il banco e il bis di Ursula, riportando le lancette indietro di cinque mesi. (Il Sole 24 ORE)
Tajani: 'Basta capricci partito su Fitto, non si può essere europeisti a la carte' (Adnkronos)
Il 'caso Fitto', Socialisti sul piede di guerra La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. (Adnkronos)
Un lungo elenco di associazioni di categoria e datoriali è sceso in campo a sostegno della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Ue: si va da Confindustria alla Coldiretti, per arrivare a Confcommercio e Confcooperative, passando per sigle più settoriali. (Secolo d'Italia)