Bari, bimbo morto in una culla termica

Bari, bimbo morto in una culla termica
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

È stata sottoposta a sequestro la culla termica, in cui ieri è stato trovato il corpo senza vita di un neonato di circa un mese, che si trova accanto alla chiesa di san Giovanni Battista, a Bari. Il provvedimento disposto dalla Procura consentirà di svolgere accertamenti sul corretto funzionamento del sistema di allarme collegato alla … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Si chiamano “culle per la vita” e in Puglia ce ne sono tre: a Bari, Monopoli e Taranto. Nei secoli scorsi erano le “ruote degli esposti” e su di loro si sono riaccesi i riflettori dopo il ritrovamento del neonato morto a Bari. (La Repubblica)

"Il mio cellulare non ha suonato", si dispera il parroco Don Antonio Ruccia, distrutto dalla scoperta e dalla dinamica sfuggente. Il capoluogo pugliese inaugura il 2025 con un lutto doloroso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A trovarlo è stato Roberto Savarese, titolare di una agenzia funebre, profondamente colpito nel prendere in braccio il bambino e capire che ormai era privo di vita. Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di giovedì 2 gennaio 2025, intorno alle 9.30. (Corriere di Arezzo)

Neonato trovato morto nella culla termica di una chiesa a Bari: l’allarme non è scattato

Aveva un cappellino di lana, era stato vestito con una tutina invernale per proteggerlo dal freddo e posizionato all’interno della culla “riscaldata”, ma qualcosa questa volta non ha funzionato. (ilmessaggero.it)

Primo: l’amaro episodio non deve assolutamente mettere in ombra il grande significato delle culle, quello di essere espressione di una società che accoglie, che parla di speranza, di solidarietà e di fiducia, di riconoscimento dell’uguale valore di ogni vita umana. (Famiglia Cristiana)

Resta da verificare se questo malfunzionamento abbia contribuito a un insufficiente riscaldamento della culla, essenziale per mantenere il bambino al caldo. Il sistema di allarme collegato al telefono del parroco non è entrato in funzione, impedendo così l’allerta tempestiva dei soccorsi, inclusi i medici del reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari (Il T Quotidiano)