Neonato morto a Bari, prete 'giorni fa un black out elettrico'

Neonato morto a Bari, prete 'giorni fa un black out elettrico'
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Tiscali Notizie INTERNO

"Una settimana fa siamo stati senza corrente. L'Enel ha cercato di rimediare, di riparare il guasto in quel momento perché arrivavano le festività natalizie. Ci hanno detto che sarebbero ritornati e so che stanno facendo lavori da qualche giorno". È quanto riferisce don Marco Simone che in questi giorni è al lavoro nella chiesa di San Giovanni Battista a Bari accanto alla quale c'è la culla termica in cui ieri è stato trovato un neonato senza vita. (Tiscali Notizie)

Su altri giornali

Si chiamano “culle per la vita” e in Puglia ce ne sono tre: a Bari, Monopoli e Taranto. Nei secoli scorsi erano le “ruote degli esposti” e su di loro si sono riaccesi i riflettori dopo il ritrovamento del neonato morto a Bari. (La Repubblica)

Primo: l’amaro episodio non deve assolutamente mettere in ombra il grande significato delle culle, quello di essere espressione di una società che accoglie, che parla di speranza, di solidarietà e di fiducia, di riconoscimento dell’uguale valore di ogni vita umana. (Famiglia Cristiana)

Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di giovedì 2 gennaio 2025, intorno alle 9.30. A trovarlo è stato Roberto Savarese, titolare di una agenzia funebre, profondamente colpito nel prendere in braccio il bambino e capire che ormai era privo di vita. (Corriere di Arezzo)

Neonato trovato morto. Era nella culla termica. Il prete: allarme mai partito

È stata sottoposta a sequestro la culla termica, in cui ieri è stato trovato il corpo senza vita di un neonato di circa un mese, che si trova accanto alla chiesa di san Giovanni Battista, a Bari. (Il Fatto Quotidiano)

Alle 9.45 di ieri mattina, nella parrocchia di San Giovanni Battista, al civico 53 di via Arcidiacono Giovanni, al quartiere Poggiofranco di Bari, è stato ritrovato il corpicino senza vita di un neonato - un bimbo - dalla apparente età di qualche settimana di vita. (ilmessaggero.it)

Un neonato morto nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere barese di Poggiofranco. Colpa della tecnologia? Errore umano? Controlli quotidiani insufficienti? A ritrovare il corpo, l’impresario funebre Roberto Savarese, intento a mostrare il vano salva-vita a un suo collaboratore di agenzia nelle more di un funerale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)