Addio alla nazionale: l’annuncio su Jannik Sinner gela la festa azzurra
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Colpo di scena in arrivo per Jannik Sinner, dopo la vittoria in Coppa Davis il numero può dire addio alla nazionale: annuncio shock. Euforia alle stelle in Italia dopo che Jannik Sinner e gli altri azzurri sono riusciti a difendere la vittoria in Coppa Davis. Bis da parte della nazionale italiana che ha così ottenuto il suo secondo successivo di fila, ora il bottino complessivo nel torneo recita tre trionfi in finale nel prestigioso torneo. (MilanLive.it)
Su altre fonti
Loro si divertono nella fatica. Dimenticatevi tutta quella retorica (anche giusta) sul sacrificio, sullo sport che ma… (la Repubblica)
vs No. vs No. 1 Djokovic. Australian Open SF: 6-1, 6-2, 6-7, 6-3 (Tiscali)
Il senso adesso è un preventivabile “che peccato”. Pensa se Sinner – questo Sinner così dominante – davvero dovesse essere squalificato dal Tas. Lo scriveva ieri il Telegraph, lo fa oggi il Guardian. E piano piano, finiti i coriandoli, il pensiero andrà lì, a quella benedetta sentenza doping incombente. (IlNapolista)
Reduce dal successo nel torneo di esibizione in Arabia Saudita denominato “Six Kings Slam”, Sinner è costretto a rinunciare all’ultimo 1000 della stagione a causa di un attacco influenzale. Jannik, infatti, smaltisce velocemente il malanno e raggiunge il capoluogo piemontese con una settimana di anticipo rispetto all’inizio del torneo per prepararsi al meglio. (Gruppo Intesa Sanpaolo)
Ma allora la televisione è anche buona maestra! Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, è moto soddisfatto: «Jannik Sinner sta appassionando l’Italia. Si può parlare dunque di «effetto Sinner»: i successi del fenomeno altoatesino, oggi numero 1 al mondo nel ranking ATP, lo hanno reso un idolo assoluto per «grandi e piccini». (Corriere della Sera)
Il 2024 di Sinner è stato un anno segnato da alti e bassi. Le soddisfazioni sono state molte, è impossibile negarlo. Il tennista altoatesino per la prima volta è arrivato in vetta al ranking Atp. Si tratta di un risultato che mai nessun altro italiano era stato in grado di conquistare prima di lui. (MondoSportivo)