Comitato pro Trump nella storica sede dell'Msi. Gramazio: "Filo diretto con gli italo-americani, si sono spostati a destra"

Comitato pro Trump nella storica sede dell'Msi. Gramazio: Filo diretto con gli italo-americani, si sono spostati a destra
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Secolo d'Italia INTERNO

Le opinioni degli italiani sulle elezioni presidenziali americane del 5 novembre riflettono -stando ai social- una percezione di grande incertezza e una generale polarizzazione rispetto alle figure di Kamala Harris e Donald Trump. A pochi giorni dalle presidenziali Usa il clima di attesa si riscalda. Ha fatto notizia in queste settimane la nascita del primo Comitato pro Trump: che ha sede a Roma nella sede del Cis (Centro iniziative sociali a piazza Tuscolo/ viale Etruria). (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

E ora scatenatevi. Avete l’imprimatur del re dei re delle repubbliche occidentali. Emuli ed esultanti, è il vostro momento.Ecco l’elenco - sicuramente insufficiente - di quanto potrete fare con tanto di giustificazione del presidente Usa e… tranquilli, la Unione Europea non conta nulla (vedi Orban, che fa quel che crede coi soldi di tutta l’Ue), quindi dovrete darne conto solo all’altare della White House, che vi guarderà con occhio distratto come fa con il Burundi o Timor est. (Aduc)

Galeotto mancato fu il sondaggio, realizzato dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend, che schierava gli italiani per Kamala Harris: 57% a favore della candidata democratica perché - per almeno il 49% del campione intervistato - la vittoria di Trump metterebbe a rischio la democrazia statunitense. (Euronews Italiano)

Un liberale anomalo, non replicabile in Italia

La prima scommessa vinta dell’imprenditore è stata puntare su Manhattan con l’acquisto del Commodore Hotel trasformato nel Grand Hyatt Hotel,, un progetto che gli valse 40 anni di detrazioni fiscali per aver salvato un edificio che stava per essere demolito. (Virgilio)

Dalle nostre parti piace ai leghisti che lo vedono come un bulldozer che spiana il campo accidentato del politicamente corretto, quasi l'ispiratore di un Vannacci che arriva a spararle grosse pur di differenziarsi dal vituperato pensiero unico. (il Giornale)