Mikati a Netanyahu: “Parole contro Onu non rispetto leggi internazionali”

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Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato con tono perentorio l’appello di Benjamin Netanyahu al capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres di ritirare le forze di peacekeeping (salvaguardia della pace) Unifil (la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) dal lato libanese del confine. Il Libano “condanna la posizione di Netanyahu e l’aggressione israeliana contro Unifil. L’avvertimento che Netanyahu ha rivolto a …Guterres chiedendo la rimozione di Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell’approccio del nemico di non rispettare” le norme internazionali, ha aggiunto. (Avanti Online)

Su altri giornali

Le forze israeliane continuano nelle loro operazioni offensive nella Striscia di Gaza e nel Sud del Libano. Per quanto riguarda il fronte nel Paese dei cedri, le unità aeree dello Stato ebraico hanno bombardato le postazioni di Hezbollah a Beirut, mentre unità di terra hanno distrutto un tunnel e un bunker dell'unità d'elite Radwan del Partito di Dio. (il Giornale)

Benjamin Netanyahu ha respinto le accuse della comunità internazionale - ancora oggi rinnovate da Giorgia Meloni in Senato - sugli attacchi deliberati delle truppe israeliane all'Unifil nel sud del Libano, ma ribadito che per la loro sicurezza, i caschi blu dovrebbero allontanarsi dalle zone di combattimento. (L'HuffPost)

Cambiare le regole d’ingaggio. È il mantra che circola da quando Israele ha cominciato a colpire le basi Unifil nel sud del Libano. (Il Fatto Quotidiano)

Libano, raid di Israele sulla periferia sud di Beirut

"I bombardamenti israeliani hanno causato un elevato numero di vittime e feriti tra i civili, che hanno sovraccaricato le strutture sanitarie libanesi e aggravato quella crisi umanitaria che rischia di divenire ancor più ampia di quella di Gaza che, secondo fonti palestinesi, ha provocato ad oggi oltre 40mila vittime. (Il Sole 24 ORE)

Qui sicuramente si manifesta la debolezza dell’Onu perché il Consiglio di sicurezza è destinato ad essere paralizzato dal veto statunitense e un’eventuale risoluzione dell’Assemblea generale non avrebbero carattere vincolante (24+)

Si attende la risposta dello Stato ebraico all'Iran, che dovrebbe arrivare prima delle presidenziali americane (LAPRESSE)