Bologna, Lucumí nei pensieri del Fenerbahce di Mourinho

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Europa Calcio ECONOMIA

BOLOGNA LUCUMÍ FENERBAHCE – Dal 2022, Jhon Lucumí è uno dei giocatori cardine del Bologna, che meno di dodici mesi fa ha strappato il pass per lo storico ritorno in Champions League. Fondamentale era stato l’apporto del difensore colombiano di 26 anni. Che ora, secondo quanto riferisce il Corriere di Bologna, sarebbe finito nel mirino del Fenerbahce. BOLOGNA LUCUMÍ FENERBAHCE – La squadra turca allenata da José Mourinho occupa il secondo posto in classifica della Super Lig, e vorrebbe rinforzi per provare a contendere il titolo al Galatasaray. (Europa Calcio)

Su altri media

La Federal Reserve non ha ancora deciso quale strada seguire nel 2025: deve cercare di bilanciare i timori per un aumento dell’inflazione, con la paura di danneggiare il mercato del lavoro e i rischi di nuovi dazi non appena Donald Trump inizierà il suo mandato. (ilmessaggero.it)

Inoltre "quasi tutti i partecipanti (del Fomc) ritengono che i rischi sulle prospettive di inflazione siano aumentati", riportano i verbali della riunione del 17 e 18 dicembre, in cui la banca centrale degli Stati Uniti ha nuovamente tagliato di 0,25 punti percentuali i tassi sul dollaro. (Tiscali Notizie)

"Dopo un periodo di rapida disinflazione nel 2022 e nel 2023, i progressi (sull'inflazione, ndr) sembrano essersi bloccati negli ultimi mesi del 2024. Questo minimo ulteriore progresso ha portato a richieste di rallentare o interrompere la riduzione del tasso di riferimento. (Teleborsa)

Federal Reserve: cautela nel tagliare i tassi nei prossimi mesi secondo le minute

È quanto emerge dai verbali relativi all’ultimo meeting – terminato il 18 dicembre – del Federal Open Market Committee (Fomc), il braccio operativo della Federal Reserve responsabile dei tassi Usa. La politica espansiva intrapresa dalla FED potrebbe subire uno stop a causa del possibile effetto delle politiche del neo-eletto presidente degli Usa Donald Trump sull’inflazione. (Wall Street Italia)

Tanto per l’inflazione quanto, soprattutto, per l’incertezza derivante dalle politiche economiche del presidente eletto Donald Trump. Nello specifico, sulle conseguenze macro derivanti dall’applicazione dei dazi doganali. (La Stampa)

E' quello che emerge dalle minute della riunione della Fed del 17 e 18 dicembre, quando l'istituto aveva tagliato i tassi avvertendo però di una frenata nel 2025. (QUOTIDIANO NAZIONALE)