Lucio Corsi ovvero l’elogio della normalità

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Che si tratti di un vero folletto o di un personaggio costruito a tavolino, Lucio Corsi ha trovato la chiave giusta per avvicinarsi ai giovani, allontanandosi dallo stereotipo contemporaneo della perfezione e del successo. Diventato popolare grazie al Festival di Sanremo, è personaggio fuori dagli schemi, simbolo di gentilezza e normalità, che ha conquistato tutti con la canzone ‘Volevo essere un duro’. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Lucio Corsi ha pubblicato il suo nuovo album Volevo essere un duro, come la canzone con cui si è classificato al secondo posto all'ultimo Festival di Sanremo e con cui rappresenterà l'Italia al prossimo Eurovision Song Contest. (Fanpage.it)

Certo che avrebbe meritato di vincere lui il 75° Festival di Sanremo. Non c'è bisogno nemmeno di ribadirlo, vista la pochezza di Olly, che manca l'Eurovision per "drammi" tecnici-esecutivi, lasciando almeno a Lucio Corsi la gioia e soprattutto la vetrina di una kermesse che, per quanto oscenamente kitsch, resta un'occasione di lancio considerevole. (Onda Rock)

Tra i suoi concerti andati sold out in pochissimo tempo e la voglia di trasformare il passato in musica senza mai rinunciare a un certo aspetto favolistico che è diventato ormai il suo marchio di fabbrica, Lucio Corsi dimostra di avere anche difficoltà a incassare i complimenti. (Vanity Fair Italia)

Tempo di nuova musica per Lucio Corsi, che ha pubblicato il suo nuovo disco “Volevo essere un duro”, il quarto in carriera, traghettato dall’omonimo successo sanremese (Recensiamo Musica)

Soprattutto nei testi: ra… (La Repubblica Firenze.it)

Lucio Corsi è stato ospite a Che Tempo Che Fa, il programma condotto la domenica su Nove da Fabio Fazio, dove ha presentato il suo nuovo album Volevo essere un duro, pubblicato lo scorso venerdì 21 marzo. (SentireAscoltare)