Il Futurismo alla GNAM: apologia di un’estetica in perenne tensione
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«Vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerarietà. Il coraggio, l’audacia, la ribellione saranno elementi essenziali della nostra poesia». Così tuonava Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo, un proclama che non solo ha scardinato il concetto di arte come contemplazione, ma che sembra riecheggiare con prepotenza nelle sale della GNAM di Roma, trasformate in un’agorà contemporanea dove il Futurismo torna a essere la pietra dello scandalo. (ExibArt)
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Guai a ripetere l’operazione Tolkien. Ossia a rendere con troppa faciloneria i futuristi una bandiera della destra di governo, come fu fatto quando alla Galleria Nazionale d’arte Moderna tutta la nomenklatura dei fratelli e delle sorelle d’Italia, Giorgia Meloni compresa, si precipitarono alla mostra in onore dell’autore del «Signore degli anelli». (ilmessaggero.it)
E' stata allestita presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma la mostra "Il tempo del Futurismo". Promossa dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, la mostra consta di oltre 300 opere da quadri, sculture e oggetti vari. (Il Sole 24 ORE)
C’è un paradosso che rischia di passare inosservato nella mostra Il Tempo del Futurismo, ospitata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma da oggi fino al 28 febbraio 2025. L’evento, progettato per celebrare un movimento che ha fatto della provocazione la sua cifra stilistica, è al centro della polemica. (L'HuffPost)
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma celebra il movimento futurista fra cinema, architettura, musica e cucina. Il servizio video di Artslife (ArtsLife)
, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita Il Tempo del Futurismo, una mostra curata da Gabriele Simongini in occasione dell'ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti (Il Sole 24 ORE)
E Boccioni, Severini, Russolo e tanto Prampolini. Finalmente dopo sofferta, polemica e discussa attesa (si vedano i casi legati alla curatela di Alberto Dambruoso, con tanto di puntata di Report, e alla compresenza in Galleria Nazionale e in mostra del logo e dell’installazione di Lorenzo Marini, ndr) la mostra del Futurismo tanto voluta dall’ex ministro Sangiuliano, tanto complicata dalle defezioni degli specialisti e le lotte fra curatori, è ora aperta inaugurando oltre che se stessa anche un nuovo corso della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. (Artribune)