Elezioni Usa. Trump-Harris, la politica italiana si schiera

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Avvenire ESTERI

Ansa Se la destra italiana è per Donald Trump, la sinistra è contro di lui, prima ancora che per Kamala Harris e fatte salve le dichiarazioni formali sul rispetto del voto americano. Nonostante le cautele istituzionali richieste dal caso, lo schema degli endorsement sull’asse Roma-Washington è quindi piuttosto definito, con varie sfumature e diversi gradi di intensità a seconda degli interpreti. Giorgia Meloni, come premier, ha smesso da tempo i panni di fan repubblicana, anche se non ha nascosto una comprensibile preferenza per il Grand old party e il tycoon di New York (Avvenire)

La notizia riportata su altre testate

Credo che faccia bene il governo e un po’ tutta la politica italiana ad avere molto senso della misura, perché chiunque vinca le elezioni americane noi siamo destinati a continuare in questa specie di rapporto geneticamente indissolubile tra noi e gli Stati Uniti d’America”, lo ha detto Pier Ferdinando Casini, rispondendo alle domande dei cronisti sulle ricadute in Europa di una possibile vittoria alle elezioni Usa 2024 di Donald Trump, a margine della festa del quotidiano ‘Domani’ a Roma. (LAPRESSE)

"Non si tratta tanto di amicizie o pacche sulle spalle. Il punto è se Trump manterrà quel che ha annunciato in campagna elettorale, cioè una politica di dazi e protezionismo, questo sarà disastroso per l'economia italiana. (Il Sole 24 ORE)

A destra, l’equilibrismo prudente di Giorgia Meloni tra i duellanti e il tifo sfegatato di Matteo Salvini per Trump. A sinistra, l’ambiguità di Giuseppe Conte e la «forte speranza» di Elly Schlein che alla Casa Bianca entri la prima donna. (Corriere Roma)

“La vittoria di Trump? Italia vero partner europeo, anche grazie all’amicizia tra Meloni e Musk”. Parla Francesco Giubilei: i giornalisti che davano Kamala per vincente? “Non hanno capito niente perch

Adesso no,… Erano i tempi da trumpiana, ospite del Cpac, quando Giorgia Meloni sembrava una cosa sola con il popolo Maga, mentre Matteo Salvini a inseguire, pregando per una foto. (la Repubblica)

Un sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela che il 57% degli intervistati voterebbe per la candidata democratica. Chiunque fosse eletto presidente, comunque, dovrebbe avere come priorità internazionale favorire la stabilità in Medioriente. (Sky Tg24 )

A capo di una casa editrice, la Giubilei Regnani, presidente della Fondazione Tatarella, che ha organizzato il 5 ottobre il più importante congresso dei conservatori in Italia, ex consigliere al ministero della Cultura e appena tornato dall’America dopo una selezione per l’International Visitor Leadership Program come uno dei più promettenti “leader emergenti”. (MOW)