L'Autonomia e le incoerenze: per Meloni era da abolire, per Schlein un'opportunità

L'Autonomia e le incoerenze: per Meloni era da abolire, per Schlein un'opportunità
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Corriere della Sera INTERNO

Prendere in castagna i politici italiani è un gioco fin troppo facile. Perfino Miss Coerenza, Giorgia Meloni, ha abbondantemente frequentato «la contradizion che nol consente». All’alba di Fratelli d’Italia, nel 2014, per esibire le radici antifederaliste della sua eredità post-missina, firmò personalmente un disegno di legge per abrogare l’articolo della Costituzione che prevede l’Autonomia differenziata; e anzi, già che c’era, proponeva di cancellare del tutto le Regioni e pure le Province, per creare 36 nuove «regioni/province», tra cui quella del Tanaro e dell’Etruria. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Lep, materie e autonomia: sono sicuramente queste le parole, almeno a livello politico, di questo 2024. Ne è passato di tempo da quando Luca Zaia propose il referendum sull’autonomia in cui i Veneti chiesero a gran voce quella che all’epoca si pensava ancora a quella riforma che potesse essere paragonata al federalismo. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Buongiorno a tutti e buon agosto. Noi oggi siamo in Senato a votare gli ultimi provvedimenti prima della pausa estiva. (Matteo Renzi)

Per capire la portata di quanto è accaduto basti questo dato: la sola raccolta online, iniziata il 26 luglio, alle ore 16 del 28 luglio aveva già registrato circa 170 mila adesioni: un terzo del quorum necessario (500 mila), senza contare i tantissimi che hanno firmato di persona. (La Repubblica)

Consiglio regionale: no a discussione su Autonomia Differenziata, approvato Rendiconto generale e consolidato 2023

Unità, Libera, Giusta Doppio appuntamento a Mesagne per firmare la richiesta di Referendum per cancellare la legge sulla AUTONOMIA DIFFERENZIATA che spacca... UNA FIRMA PER L'ITALIA. (Virgilio)

Sono ormai oltre 500 mila le firme raccolte per promuovere il referendum contro l'Autonomia differenziata dal Partito Democratico insieme alle altre forze di opposizione, ai principali sindacati e a tanto associazionismo. (Today.it)

In apertura di seduta il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha chiesto che fosse inserito nell'ordine dei lavori, la proposta di provvedimento amministrativo relativo alla di referendum abrogativo della legge sull'Autonomia differenziata, sostenendo l'importanza "di dare la possibilità all'Aula di esprimersi e comprendere le posizioni dei singoli consiglieri". (Il Lametino)