Emissioni 2025, Renault contro il pooling: indebolisce l'industria europea

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HDmotori ECONOMIA

Renault si dimostra scettica sull'efficacia delle normative europee che prevedono dei limiti alle emissioni globali di ogni marchio, regole che, lo ricordiamo, stanno portando alcuni gruppi ad acquistare crediti dai concorrenti in modo da accorpare il livello di emissioni e rientrare nei parametri comunitari al fine di evitare delle pesanti multe. Per capire meglio il contesto è bene ricordare che dallo scorso 1° gennaio è stato abbassato il tetto massimo delle emissioni di CO2 per le automobili e ciò significa che le case costruttrici hanno bisogno che almeno il 20% delle loro vendite complessive annuali sia composto da veicoli elettrici. (HDmotori)

Su altre testate

Il 28 febbraio segnerà la chiusura definitiva dello stabilimento Audi in Belgio, un evento che certamente non passerà inosservato e che rappresenta un chiaro indicatore delle difficoltà che sta affrontando l’industria automobilistica europea. (ClubAlfa.it)

Cambia la guida in Commissione Europea, ma non la linea sul limite delle emissioni di anidride carbonica nel 2025 e le multe previste per le Case che sforeranno. (Virgilio)

Il sentore manifestato a fine 2024 dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si sta concretizzando. «Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. (il Giornale)

Ursula von der Leyen contro Ola Källenius (ACEA): cosa succedera al primo match a gennaio?

La notizia più rilevante della settimana riguarda senza dubbio quella che si può definire l’Alleanza Verde tra i costruttori in Europa. (Il Fatto Quotidiano)

Il Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone ed il Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera, in una nota congiunta esprimono i loro dubbi Comunicato Stampa (La Torre Oggi)

I costruttori, incapaci di compensare i costi delle multe con crediti d’emissione, si preparano a tagli significativi, confermando che gli avvertimenti dei mesi scorsi non erano affatto esagerati. Con la scadenza delle multe per le emissioni di CO2 alla fine di gennaio 2025, molti produttori si trovano ad affrontare sanzioni insostenibili. (Automoto.it)