Calabria, ancora scintille sull’Autonomia: scontro tra il Pd e la maggioranza

Calabria, ancora scintille sull’Autonomia: scontro tra il Pd e la maggioranza
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Gazzetta del Sud - Edizione Calabria INTERNO

Ancora scintille in Calabria sull’Autonomia differenziata. A dare fuoco alle polveri un intervento dell’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, storico esponente del centrodestra calabrese, che in buona sostanza ha affondato il colpo contro l’atteggiamento dilatorio della maggioranza alla Regione, definito «un suicidio politico», e ha criticato anche i passaggi dei presidenti Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Su altre fonti

116, terzo comma, della Costituzione, sulla c.d. È questo l’obiettivo che Governo e Parlamento stanno perseguendo – nonostante il pregiudiziale e non argomentato dissenso dell’opposizione – con l’attuazione dell’art. (Il Sole 24 ORE)

Non solo tra Nord e Sud ma anche tra aree del Nord più ricche e aree interne e di montagna. Non diffondiamo paure ma raccontiamo la verità al Paese che Calderoli e la Lega vogliono spaccare. (Corriere della Sera)

Perfino Miss Coerenza, Giorgia Meloni, ha abbondantemente frequentato «la contradizion che nol consente». All’alba di Fratelli d’Italia, nel 2014, per esibire le radici antifederaliste della sua eredità post-missina, firmò personalmente un disegno di legge per abrogare l’articolo della Costituzione che prevede l’Autonomia differenziata; e anzi, già che c’era, proponeva di cancellare del tutto le Regioni e pure le Province, per creare 36 nuove «regioni/province», tra cui quella del Tanaro e dell’Etruria. (Corriere della Sera)

Il referendum al tempo del digitale

«La Calabria è seconda solo alla Campania nel rapporto tra firme on line per il referendum contro la legge Calderoli e il numero degli abitanti delle varie regioni. Le 22.550 firme sottoscritte dai calabresi sulla piattaforma governativa rappresentano l’1,2% della popolazione e solo la Campania con il suo 1,5% fa di meglio. (LaC news24)

ROMA -«Una firma per l’Italia». Il campo largo si «attrezza» per passare un agosto con la testa sui banchetti, tra piazze, festival, e spiagge, per portare avanti con forza l’abrogazione della legge Calderoli, dicendo no all’autonomia differenziata. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La raccolta rapidissima è stata possibile grazie alla firma digitale, cioè alla possibilità per ciascuno di noi di firmare dal proprio telefonino con lo Spid, Cie o Cns. In una settimana sono state già raccolte quasi tutte le 500. (La Stampa)