Blitz al clan Amato-Pagano, un camorrista alla figlia: “Mò babbo ti porta a fare l’estorsione”

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“Mò babbo ti porta a fare l'estorsione”. È l’inquietante frase detta alla figlia piccola dal padre malvivente, arrestato oggi nel maxi blitz anticamorra di Napoli. Frasi crude e spietate, come questa detta da un camorrista 33enne alla figlia, che facevano parte di una mentalità molto dura con cui i minorenni venivano addestrati a commettere le estorsioni. È quanto emerge dalle indagini della Direzione investigativa antimafia di Napoli che questa mattina hanno portato all’arresto di 53 persone affiliate al clan Amato-Pagano: 43 in carcere e 10 ai domiciliari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

Salvatore Roselli, il pentito di camorra del clan Amato Pagano nei suoi verbali ha riferito ai pm quali erano gli altri interessi del ‘gruppo’. il “core business” del gruppo negli utlimi era rappresentato dal sistema delle aste giudiziarie con le quali riciclavano gran parte degli introiti illeciti con investimenti puliti. (Cronache della Campania)

Di Maddalena Celano (IlSudest)

È Deborah Amato, 34 anni, colei che, secondo la DDA di Napoli, aveva ereditato la guida del clan Amato-Pagano dopo l’arresto della mamma, Rosaria Amato, detenuta al 41bis. (anteprima24.it)

Biglietti vincenti per riciclare i soldi del clan: "100mila euro in più per quello del Superenalotto"

Il clan Amato-Pagano imponeva le estorsioni ai commercianti tramite l'acquisto di gadget ai commercianti; in un dialogo intercettato, due indagati parlano del sistema per non pagare la tipografia che li realizzava. (Fanpage.it)

Al di là dell’aspetto più strettamente giudiziario, l’inchiesta condotta dalla Dia e coordinata dalla Dda di Napoli che ha portato al blitz contro il clan di camorra Amato-Pagano disvela il volto più pericoloso della nuova Gomorra, accusato di estorsione, detenzione di armi, riciclaggio, reimpiego dei proventi criminali e trasferimento fraudolento di valori, oltre ai reati connessi al narcotraffico, principale fonte di reddito del clan grazie agli agganci in Spagna e a Dubai. (il Giornale)

Avere vagonate di contanti, provenienti da droga ed estorsioni, e non poterli spendere perché, ufficialmente, quei soldi non esistono. Non poterci acquistare case, automobili, niente di valore. Un bel problema con cui i criminali devono far da sempre i conti e per il quale sono alla continua ricerca di soluzioni. (Fanpage.it)