Il futuro dell’industria automobilistica si decide a Bruxelles

Il futuro dell’industria automobilistica si decide a Bruxelles
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CremonaOggi ECONOMIA

ROMA (ITALPRESS) – Inizierà a gennaio il dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica, che era stato preannunciato nelle scorse settimane dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.Il dialogo strategico coinvolgerà tutte le parti interessate del settore, comprese le aziende automobilistiche europee, i fornitori di infrastrutture, i sindacati e le associazioni imprenditoriali, nonché le componenti della filiera. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altre fonti

Norme che, come noto, stanno mettendo in seria crisi l’industria automobilistica europea a tutto vantaggio di quella cinese. A seguito della guerra in Ucraina ha perso l’economico gas russo, in parte a causa delle sanzioni e in parte perché qualcuno nel settembre 2022 le ha sabotato il gasdotto Nordstream, che attraverso il mar Baltico la collegava direttamente con la Russia; e la Volkswagen, travolta dalla concorrenza locale, non solo non vende ormai più auto in Cina, ma si vede insidiata sul proprio mercato interno dalle auto di produzione cinese. (Corriere del Ticino)

Le super multe se nel 2025 non rispetteranno le nuove (e più severe) norme UE sulle emissioni di CO2 pendono come una spada di Damocle sulle Case automobilistiche, col rischio di aggravare ulteriormente una situazione economica già molto difficile. (SicurAUTO.it)

L’industria dell’auto affronta un momento decisivo: deve orientarsi per volere dell’Ue verso una mobilità completamente sostenibile, preservando al tempo stesso la propria competitività e assicurando la continuità occupazionale. (Nicola Porro)

Multe CO2, de Meo: "16 miliardi di investimenti in meno"

Ultim'ora news 23 dicembre ore 12 (Milano Finanza)

Si allarga il fronte dei governi europei favorevoli a congelare le sanzioni: dopo Italia e Francia, anche la Germania sale a bordo (Open)

Nel 2025 ogni casa automobilistica nell'Unione europea sarà soggetta al pagamento di una forte multa nel caso in cui le emissioni di CO2 medie della propria gamma di veicoli superino il limite di 95 grammi per chilometro imposto dall'UE (oggi questo limite è pari a 110 g/km, e nel 2023 l'unico costruttore multato è stato Bugatti). (La Gazzetta dello Sport)