Conor McGregor sul ring della politica: «Mi candido alle presidenziali in Irlanda»

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Secolo d'Italia ESTERI

Il famoso campione di arti marziali miste (Mma) Conor McGregor ha annunciato la volontà di volersi candidare alle elezioni in Irlanda nelle elezioni di fine anno. L'ex combattente della lega globale Ufc (Campionato di combattimento definitivo), conosciuto per le sue posizioni controverse, ha reso noto sui social media di (Secolo d'Italia)

Su altri media

Dalla gabbia dell’Ufc alla guida del proprio paese, il campione di Mma è pronto a combattere una nuova sfida, ma per farlo deve prima convincere i parlamentari dell’Oireachtas. – Conor McGregor ha annunciato sui social media la sua intenzione a candidarsi come presidente dell’Irlanda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Chi altro si opporrà al governo e a questa legge? - ha scritto su Instagram - Qualsiasi altro candidato non sarà una vera opposizione. L'ex combattente UFC, noto per le sue posizioni controverse e il suo avvicinamento agli ambienti dell'estrema destra irlandese, ha dichiarato sui social media di voler opporsi al nuovo accordo europeo sulla migrazione. (Sky Tg24 )

Sardar Azmoun, attaccante iraniano dello Shabab Al-Ahli ed ex di Roma e Bayer Leverkusen, è uno dei calciatori iraniani da sempre più critico contro il governo di Teheran e di recente si è tatuato sul braccio una strofa di una nota canzone di protesta. (CalcioNews24.com)

Con un post sui social, Conor McGregor ha annunciato di volersi candidare alla presidenza dell’Irlanda alle prossime elezioni, attese entro l’11 novembre 2025. Il lottatore di MMA ha sottolineato di volersi opporre al nuovo patto dell’Unione Europea sulla migrazione e sull'asilo. (Sport Mediaset)

Dopo Trump, Musk e gli altri spacconi da fight, fight, fight del populismo internazionale, ci mancava un vero lottatore. Conor McGregor ha ufficializzato le sue ambizioni politiche annunciando sui social media la sua candidatura alla presidenza dell'Irlanda (MOW)

Idee in linea con i principi dell'estrema destra. Quindi, da qui al 12 giugno 2026, diversi atti legislativi devono essere approvati e poi firmati dal Presidente. (Adnkronos)